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Cronaca Centro / Via Jacopo Marinoni

"Cappella Manin" verrà presto restituita alla città

A breve l'edificio di culto commissionato dall'ultimo Doge della Serenissima Repubblica potrà essere visitato dopo molti anni di chiusura

«Vogliamo riaprire la Cappella Manin di via Marinoni al pubblico e diventare proprietari di tutta la struttura, visto che per il momento siamo titolari di un solo quarto dell’edificio sacro». Le parole sono dell’assessore alla cultura del Comune Fabrizio Cigolot, che assieme al sindaco Fontanini ha illustrato il progetto per ridare lustro al luogo di culto dove un tempo — secondo quanto ricordato dal primo cittadino — «si celebravano anche matrimoni sfarzosi». Gli altri proprietari sono per ora sconosciuti e gli uffici di Palazzo D'Aronco stanno lavorando per identificarli e risolvere la questione, chesecondo quanto sostenuto da Fontanini e Cigolot — nulla osta alla riapertura.

L'iniziativa

C’è un’intesa con la sezione locale del Touring Club per delle visite guidate, in più lingue, nel giorno dell’apertura. Per ora si ipotizza che il momento migliore possa essere il pomeriggio del sabato. Alla base della scelta, oltre a restituire alla città un pezzo del suo patrimonio, c’è anche la volontà di ricordare colui che la commissionò, l’ultimo Doge della Serenissima, peraltro friulano. «”I ga fato dose un furlan, la Republica xe morta” dicevano a Venezia — ha ricordato Fontanini — . Con questa operazione vorremmo iniziare anche un percorso riabilitativo di un grande politico del tempo, troppe volte screditato».

La cappella

Si tratta di un gioiello di arte barocca, eretta da Ludovico Manin agli inizi del secolo XVIII, probabilmente su disegno di Domenico Rossi. L’interno, a pianta esagonale, presenta pregevoli sculture e altorilievi di Giuseppe Torretti (secolo XVIII): alle pareti sono rappresentate Natività di Maria, Visitazione, Presentazione di Gesù, Presentazione di Maria; all’altare invece una Madonna col Bambino.

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