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Cronaca Lignano Sabbiadoro

Raggio di Venere e il cantiere infinito: la protesta dei cittadini

Una raccolta firme per chiedere l'intervento dell'amministrazione comunale. Il consigliere Sibau pronto a sostenere il Comitato in Regione

Una raccolta firme per chiedere all'amministrazione comunale di Lignano Sabbiadoro di intervenire immediatamente per risolvere un problema che, ormai da troppi anni, crea un danno ai residenti in Raggio di Venere. A sostenere gli abitanti della zona, che si sono già riuniti in comitato, c'è il consigliere regionale di Autonomia Responsabile, Giuseppe Sibau che, dopo tanti appelli inascoltati, ha annunciato la sua disponibilità a portare la questione fino sui banchi del consiglio regionale.

Terminata la stagione, sabato scorso, il comitato si è riunito per prendere provvedimenti per quel cantiere abbandonato che sorge tra via Raggio di Venere e viale delle Palme. Si è deciso, su suggerimento di Sibau, di avviare una raccolta firme da sottoporre a sindaco e giunta.

Tutto inizia nel 2006 quando viene presentata la richiesta di costruzione di una dependance legata a un albergo, ma il progetto si blocca poco dopo visto che l’impresa inizia i lavori a concessione scaduta e presenta una volumetria dichiarata non regolare, che oltrepassa i confini delle proprietà vicine.

“Questa amministrazione scarica il barile a quella precedente - spiega il Comitato - ma per anni abbiamo convissuto con un invaso non salubre, un acquitrino pieno di zanzare, che ci ha lasciato in dono chi non ha completato i precedenti lavori. Sarebbero servite delle indagini in merito, invece dal sindaco Fanotto e dall’assessore competente Ciubei solo silenzio. La loro assenza alla nostra riunione - prosegue il Comitato - ci ha fatto intendere che, forse, il nostro parere conta poco perché, in qualità di proprietari di seconde case, alle elezioni non votiamo. Speriamo vivamente non sia così, ma l’unico che ci ha ascoltati, suggerendoci di presentare una raccolta firme, è stato il consigliere Sibau. Siamo d’accordo con l’idea della petizione, ora dobbiamo pianificare tempi e modi”.  

“Si sa che chi costruisce in aree turistiche riceve fondi regionali e anche le amministrazioni hanno interessi per ogni nuova edificazione - spiega Sibau - ma la proposta per via Raggio di Venere è un albergo da cinquanta stanze e sette piani, di forte impatto ambientale per l’area e per chi vi possiede delle abitazioni, con conseguente deprezzamento delle stesse. Il Comitato ha proposto di tornare allo status quo riempiendo quel pericoloso invaso oppure di realizzare un parcheggio a raso (o eventualmente interrato) perché gli stalli nella zona mancano. Nel caso di nuove costruzioni, invece, è sacrosanto ascoltare la popolazione e rispettare il nuovo piano regolatore senza andare in deroga. Attendiamo un pronto riscontro dell’amministrazione oppure si interverrà diversamente. Sicuramente, da parte mia, la richiesta non cadrà nel vuoto”.

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