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Cronaca

Al via Friuli Doc 2020: l'edizione di temperature, richiesta dati anagrafici e frico

Inaugurata ieri l'edizione di Friuli Doc nel tempo della pandemia: il presidente della Regione Fvg ha ringraziato il personale sanitario prima di tagliare il nastro

Un'inaugurazione sobria, come si addice al periodo che si sta vivendo, e dedicata agli operatori sanitari: Friuli Doc 2020 è iniziato ieri pomeriggio, giovedì 10 settembre, sotto il segno della morigeratezza e della ricerca di un po' di serenità. Il taglio del nastro della manifestazione è stato affidato al governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, presente assieme agli assessori regionali alle Attività produttive, alle Infrastrutture e territorio Graziano Pizzimenti e alle Finanze Barbara Zilli, accanto al sindaco e agli amministratori di Udine e ai primi cittadini di Trieste e Gorizia. Il tema della pandemia e di una ripartenza nel rispetto delle regole che segnano le diverse modalità con cui si svolge l'evento (con Covid box per il rilevamento della temperatura e obbligo di registrazione all'ingresso) si sono fatte eco nei vari interventi.

L'inaugurazione

La parola che ha avuto più eco nella cerimonia di apertura è stata "grazie": grazie alla comunità dei cittadini del Friuli Venezia Giulia per aver espresso un grande senso di responsabilità e di rispetto per la salute altrui nei mesi più difficili, grazie ai professionisti della sanità e alla Protezione civile per la gestione dell'emergenza e grazie al professor Silvio Brusaferro, insignito del Sigillo della città di Udine per aver portato con onore ed orgoglio il Friuli Venezia Giulia ai vertici dell'Istituto superiore della sanità da cui ha diretto quella che egli stesso ha definito "una sfida totale" per l'Italia, primo tra i Paesi occidentali a dover affrontare l'impatto del coronavirus.

Un grazie che si è tradotto anche nei riconoscimenti andati a Luca Lattuada, direttore medico del Santa Maria della Misericordia di Udine, Stefano Giglio, presidente dell'Ordine delle professioni infermieristiche di Udine, Stefania Marzinotto, coordinatrice dell'Area biologia molecolare dell'Asufc, Alessia Del Canto della Clinica malattie infettive dell'ospedale di Udine e Amedeo Aristei direttore della Protezione civile regionale.

La prima serata

Piazze transennate, varchi d'accesso blindati, safety box per entrare: la prima serata di Friuli Doc ha registrato un po' di spaesamento e curiosità. I numeri non sono certo quelli delle passate edizioni, ma il bel tempo ha offerto l'assist a molti udinesi per recarsi in centro per una passeggiata. Piccole code si sono formate ovunque, non tanto per l'alto numero di accessi quanto per le modalità d'ingresso: ai visitatori è richiesto di utilizzare la app Eilo e lasciare i propri dati anagrafici e potendo entrare uno alla volta attraverso i varchi, presidiati da steward e hostess. Anche per uscire bisogna usare la app e, chi non ha il telefono, deve togliere la registrazione manualmente con l'aiuto degli steward. Tra i luoghi più frequentati, sicuramente piazza Duomo e Largo Ospedale Vecchio, con piazza XX Settembre invece piuttosto poco frequentata.

  • Friuli Doc 2020 - il giovedì

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