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Martedì, 23 Aprile 2024
Esami di maturità

"Benvenuti al circo": nelle scuole di Udine cartelli provocatori contro il ministero dell'Istruzione

Nelle immagini il ministro Bianchi con naso rosso e parrucca. L'iniziativa è di CasaPound Udine che protesta per le decisioni sulle prove di maturità

"Benvenuti al circo del ministero dell'Istruzione" così recitano i cartelli appesi questa notte in varie scuole anche di Udine. Una protesta di CasaPound Udine che accusa il ministro Patrizio Bianchi, immortalato con tanto di naso rosso e parrucca, e le istituzioni scolastiche di non prestare nessun ascolto agli studenti, calando le decisioni solo dall'alto, senza tenere conto degli anni di pandemia, della didattica a distanza e di altri problemi strutturali della scuola italiana.

La nota del movimento

“Che fossimo governati da dei pagliacci lo sapevamo già, - dice una nota del movimento - da qui infatti la decisione di raffigurare il ministero come un circo. Constatare ancora una volta che il futuro dei giovani e della Nazione non sia così importante per la politica ci fa infuriare. A due mesi dalla maturità, - continua la nota - finalmente il Ministero dell’Istruzione si è degnato di comunicare la sua scelta per quanto riguarda gli esami di fine anno; decisione attesa da parecchio e che com’era prevedibile ha puntualmente deluso le aspettative di tutti". E prosegue: "Dall’inizio della pandemia l’istruzione dei giovani è passata platealmente in secondo piano, ormai siamo ampiamente oltre il limite del ridicolo. Un buon modo per rilanciare l’esperienza degli esami dopo oltre due anni di Dad sarebbe stato reintrodurre la celebre tesina, ma a quanto pare dare la possibilità ai ragazzi di esprimere sé stessi è sembrata una brutta idea.” Il movimento aggiunge: "Ad esempio l’alternanza scuola lavoro, elemento che dovrebbe essere fondamentale per l’educazione e l’istruzione dei giovani, è gestita nel peggiore dei modi, portando a conseguenze tragiche.” Infine Casapound Udine conclude “Pretendiamo un maggiore coinvolgimento degli studenti negli organi collegiali. La scuola è il luogo dove passiamo la maggior parte del nostro tempo ed esserne parte attiva ci sembra il minimo. Noi non vogliamo che la scuola torni quella di prima, era un disastro già molto prima della pandemia e non ha fatto altro che peggiorare ulteriormente. Noi vogliamo rifondare completamente la scuola attraverso la Socializzazione Scolastica e non ci daremo pace fino a quando non raggiungeremo l’obiettivo”.

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