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Cronaca Faedis

Una panchina con i legni di un albero caduto, per guardare dall'alto la meraviglia del Friuli

Alcuni ciclisti amatoriali hanno costruito una panchina con il legno di un albero caduto durante la tempesta Vaia, posizionata lungo la salita per Porzus

Il Friuli Venezia Giulia, si sa, è popolato da persone discrete e operose ma anche molto amanti della propria terra. Tra queste un gruppo di ciclisti amatoriali, che percorrono nelle giornate libere i meravigliosi paesaggi che caratterizzano la nostra terra sulla due ruote, ha appena compiuto un gesto che riassume questa inconfondibile indole dei friulani.

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A Canebola, in un punto panoramico dal quale si può osservare con meraviglia e introspezione un bel pezzo di Friuli, c'era una bella panchina che per un periodo di tempo era stata tolta. A questi ciclisti era venuto in mente di riposizionarne una fatta da loro. Nel tempo la panchina è stata rimessa al suo posto, ma questi ciclisti appassionati hanno deciso di compiere lo stesso un gesto autentico, raccogliendo dei legni di un albero caduto durante la tempesta Vaia e costruendone un'altra ora posizionata a Porzus.

La testimonianza

L’idea di posizionare una panchina in un bel punto panoramico a noi caro è figlia della panchina che si trova poco sopra Canebola, posizionata lì tempo fa, poi rimossa, poi riposizionata. Da lì. Andando in bici in quelle zone ci eravamo più volte fermati lì, davanti a quella vista.
Così, abbiamo pensato che anche in cima alla salita che passa per Porzus fosse un punto speciale per godere della vista su un’altra vallata, quella di Attimis.
La panchina è ricavata da un albero caduto durante la tempesta Vaia di un paio di anni fa: ci pareva un bel modo per usare quel legno e riportarlo in mezzo alla natura.

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