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Cronaca

Sicurezza, stretta sugli orari dei locali in stazione, il sindaco: «Non è coprifuoco»

Chiusura obbligatoria alle 23 durante la settimana e alla mezzanotte venerdì e sabato per gli esercizi pubblici del "Quartiere delle magnolie"

Via Giuseppe Tullio, piazzale Unità d’Italia, via Teobaldo Ciconi, piazza della Repubblica, viale Giacomo Leopardi, viale Europa Unita, via delle Ferriere, via Bernardo De Rubeis, via Ippolito Nievo, via Caterina Percoto, via Romeo Battistig, via Roma: sono queste le vie — in pratica quello che viene identificato storicamente come il  “Quartiere delle Magnolie” — dove dal 15 ottobre al 30 dicembre vigeranno particolari divieti sull’orario di chiusura degli esercizi pubblici. «Non si tratta di un coprifuoco» ha dichiarato il sindaco Fontanini, ma al di là della terminologia usata — di fatto — è proprio di quello che pare trattarsi. Soluzione corretta o esagerazione? La chiusura indiscriminata, con la logica del “punire tutti”, sembra più una sconfitta, legata all’incapacità di distinguere chi davvero viola le norme da quanti — e in zona non sono pochi, nonostante la nomea generatasi — le rispettano. 

Sicurezza, chiudono prima anche i giardinetti

Le ragioni

A sostegno della tesi dell’amministrazione l’ordinanza di palazzo D’Aronco espone “un’urgente necessità di interventi volti a superare situazioni di grave incuria o degrado del territorio, dell’ambiente e del patrimonio culturale o di pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana, con particolare riferimento alle esigenze di tutela della tranquillità e del riposo dei residenti”.

Il testo dell'ordinanza

Gli orari e gli esercizi

Per gli esercizi di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, per i laboratori artigianali alimentari  e per gli esercizi di vicinato del settore alimentare e misto— nelle giornate di domenica, lunedì, martedì, mercoledì e giovedì — l'apertura sarà possibile dalle 6 alle ore 23. Venerdì e sabato sarà invece l'estensione dell’orario di chiusura è prevista per la mezzanotte. 

Le sanzioni

Le violazioni delle disposizioni dell’ordinanza prevedono una sanzione pecuniaria che va da 200 a 1.200 euro, oltre che all’immediata cessazione dell’attività. 
 

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