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Cronaca Pradamano

Sequestrato il China Market, «nulla è stato fatto per rispettare la legge»

Già chiusa un anno fa con un'ordinanza comunale, oggi la ditta di Pradamano è stata posta sotto sequestro. Nessuno dei provvedimenti che la proprietà aveva dichiarato di adottare per sanare la sua posizione è stato preso

Dopo l’ordinanza di chiusura disposta dal sindaco di Pradamano Enrico Mossenta di un anno fa, arriva oggi il sequestro per il China Ingromarket: i vigili hanno infatti apposto in queste ore i sigilli, sequestrando l’attività e il capannone.

Il precedente

Già mesi fa erano state rilevate diverse posizioni irregolari da sanare, tra cui il mancato rispetto delle normative in tema di sicurezza e di prevenzione incendi. La vicenda cominciò a fine dicembre 2017 a margine di una verifica ispettiva da parte dei vigili del fuoco. L'ispezione aveva certificato una grave situazione rispetto ad alcuni requisiti di sicurezza, costringendo i funzionari comunali e il primo cittadino a prendere l'estremo provvedimento sia per accelerare gli adeguamenti sia per una questione di responsabilità. Il sindaco Mossenta dichiara che «dopo aver chiuso, i commercianti avevano garantito al tempo che avrebbero iniziato tutte le opere richieste, con estrema velocità e nel rispetto di quanto preteso. Oggi scopriamo che nulla è stato fatto».

Il provvedimento

Dagli ultimi controlli, oltre ad esserci anche probabili irregolarità sotto il vaglio della Guardia di Finanza, i vigili hanno riscontrato che nessuna delle azioni volte al rispetto delle normative è stata messa in essere. Inevitabile dunque la chiusura forzata dell'attività commerciale.
 

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