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Cronaca

Chiude la discarica del Torre: soddisfatti i comitati, ora bisogna pensare al parco

Dopo 10 anni di proteste, i rifiuti non saranno più smaltiti lungo il torrente. Ora resta il problema di dove buttare i rifiuti. WWF: "Bisogna puntare sul ripristino paesaggistico e aumentare la raccolta differenziata"

Martedì prossimo la discarica del Torre cesserà l’attività. Soddisfatti i comitati che da dieci anni protestano per proteggere il torrente e il paesaggio che lo circonda. "Ora siamo più tranquilli -  dice Alessandro Fornasier - portavoce del Comitato spontaneo del Torre ma non abbassiamo la guardia perché manca ancora la pronuncia dei giudici amministrativi sull’ultimo lotto della Danelutto, a ridosso degli abitati di Godia e Beivars, alla scuola elementare e quella materna».

Una volta chiusa l'ultima discarica Ifim in città, si tratterà di capire quale sarà il futuro del parco del Torre. «Il progetto concordato con l’assessore Santoro prevede un collegamento dalla montagna al mare, lungo tutto il corso del torrente – spiega Fornasier – dove ci saranno spazi attrezzati, ma anche prati stabili e collegamenti con le attività commerciali. Si tratta di un progetto, che potrebbe ricevere finanziamenti europei". Da martedì, quindi, Udine diventa ufficialmente una città senza discariche. È il decreto regionale del 14 novembre del 2012 a sancire la chiusura della Ifim di San Gottardo, l’ultima discarica presente sul territorio comunale. E' una buona notizia anche per il WWF. «Quella discarica doveva essere chiusa già da anni - dice il presidente regionale Roberto Pizzutti - ora vogliamo verificare come e in quanto tempo sarà conclusa la baulatura. Perché dopo anni di sfruttamento degli argini del torrente Torre, ora è fondamentale l’operazione di ripristino paesaggistico – spiega – nell’immediato non possiamo che essere felici della notizia, sperando che sia anche la fine delle pene per il torrente Torre. Resta il pensiero di dove mettere i rifiuti della città. La migliore chance a nostra disposizione è l’aumento della frazione differenziata. Il Wwf ha un progetto che nel giro di 7 anni riesce a portare a zero la quantità di rifiuti indifferenziati. Una strada da percorrere anche perché Udine è ancora lontana dalle città virtuose: fermi al 66,6% dobbiamo fare molta strada prima di raggiungere l’82% di Pordenone»

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