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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Chieste le dimissioni del presidente dei costruttori Fvg dopo l'incitamento allo stupro

Dalla politica al giornalismo, passando per i sindacati, sono in tanti oggi a chiedere le dimissioni di Roberto Contessi, presidente Anci Fvg, dopo le sue frasi sui social in cui si augura una violenza sessuale alla figlia del giornalista friulano David Puente

Dopo che ne abbiamo dato notizia, ieri, il caso di Roberto Contessi, presidente Ance Fvg, che ha augurato sui social lo stupro della figlia del giornalista friulano David Puente, ha fatto il giro d'Italia, sollevando grandi discussioni e polemiche. Oggi, a chiedere le dimissioni di Contessi dalla carica che ricopre, dopo anche il dissociarsi della stessa associazione di costruttori, sono in tanti.

I sindacati

Piena solidarietà arriva dalla Cisl Fvg al giornalista Puente, nel giorno in cui lo stesso sindacato approva all’unanimità il suo documento interno contro le molestie e le violenze. «Non possiamo più tollerare – commenta il fatto, la segretaria Claudia Sacilotto – un uso così superficiale delle parole, così violento ed offensivo, che ancora una volta mette al centro della brutalità le donne. È ora di dire basta. Se questi messaggi sono comunque sempre da condannare senza se e senza ma, lascia ancor più attoniti il fatto che siano stati formulati da chi riveste una carica pubblica». La nota sindacale continua «Spiace poi che come giustificazione a questi comportamenti ci si appigli sempre all’essere travisati. Le parole hanno un sempre significato, in questo caso, fin troppo esplicito. E le scuse, di fronte ad episodi del genere, davvero non bastano più. L’abbiamo già detto per la maglietta di Lignano, lo ribadiamo oggi: ci vogliono provvedimenti certi e veloci e pene chiare».

La politica

«Come amministratrice comunale di Udine sento il dovere di esprimere la mia solidarietà al giornalista e concittadino David Puente per le volgari e aggressive frasi che gli sono state indirizzate. Lo faccio anche come donna, colpita intimamente dal fatto che il corpo di noi donne sia trattato come oggetto per offendere, ancora una volta 'cosa' nelle mani o nella bocca di un maschio, che per di più occupa un ruolo di potere e di rappresentenza. Chi ha formulato quell'augurio non ha pensato alle vittime degli stupri ma solo a fare del male a sua volta: certe parole non si dicono per caso e non hanno un 'contesto' che le giustifichi», dichiara la consigliera comunale di Udine Eleonora Meloni. 
«Resto sbalordito e indignato da quanto scritto dal presidente di Ance Fvg. Sbalordito perché scritto dal presidente di una importante associazione di categoria regionale della nostra regione: è incredibile che da così elevate cariche rappresentative possano giungere messaggi di questo livello. Indignato perché augurare a chiunque quelle cose orrende, e a maggior ragione a un giornalista che svolge una funzione importante di corretta informazione, è un attacco alla persona prima ancora che alle opinioni. Spero che, accanto all'opportuna presa di posizione di Ance nazionale, vi sia una adeguata e trasversale risposta di condanna», ha affermato Renzo Liva, della segreteria regionale Pd Fvg

«Decidano i costruttori edili se vogliono continuare ad essere rappresentati da una persona che si esprime in pubblico con tale volgarità e violenza, io da parte mia non posso che sottolineare ancora una volta lo sconfortante livello di abiezione che il dibattito pubblico ha raggiunto da alcuni anni a questa parte», è invece il commento del consigliere regionale Furio Honsell.

Il giornalismo

Parte da Open, il quotidiano online diretto da Enrico Mentana per il quale lavora il giornalista friulano David Puente, la critica più feroce nei confronti di Roberto Contessi. 

La vicenda del presidente regionale per il Friuli-Venezia Giulia dell’associazione nazionale dei costruttori edili, pescato a augurare via social una violenza sessuale alla figlia del nostro Davìd Puente è tanto grave quanto poco sorprendente. Chiunque navighi sul web può incontrare molte volte al giorno esempi di cattiveria ferina, di stupidità aggressiva, di volontà di offendere e ferire l’interlocutore, senza freni, senza remore. Puente, che conosce il web meglio di tutti noi, non se ne è stupito. Conosce l’abisso degli odiatori, sa che quel fiele vorrebbe al fondo servire – in modo ignobile, certo – una causa, quella in questo caso anti immigrati. 

Al contrario dei tanti pronti a urlare all’offesa ricevuta, Puente fa quello che dovrebbe fare un giornalista attento e curioso di capire: scrive al presidente regionale dell’Ance e gli chiede conto delle sue parole orrende. E quello che fa? Le conferma! Certo, le contestualizza nel “ragionamento” sul pericolo degli immigrati senza lavoro e senza radicamento. Ma questo non sposta niente.
E allora intendiamoci: l’Ance è un’organizzazione seria, radicata, e rappresenta interessi vitali per lo sviluppo nel paese. Ma proprio per questo sarebbe vergognoso se quell’individuo la rappresentasse ancora, sia pure solo per una settimana. Quello che ha detto, e non ha ritirato, è inaccettabile, e lo sarebbe allo stesso modo se fosse stato scritto per la figlia di qualunque altro essere umano.

Per scrivere quelle cose bisogna essere gente che vive male, ma per rivendicarle a freddo, rispondendo alla persona offesa ci vuole qualcosa di peggio. Qualcosa di incompatibile con qualsiasi carica rappresentativa, fosse anche quella di una bocciofila dall’altra parte del mondo.

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