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Festa della Liberazione, Honsell: sì a reato di tortura, riconoscimento coppie gay e fine-vita

Piazza Libertà gremita questa mattina per la celebrazione della 70ima festa nazionale della Liberazione. Bruciate ieri notte due delle bandiere italiane poste sotto la Loggia di San Giovanni. Alcune polemiche per il discorso di Honsell, che ha anche intonato "Bella Ciao"

Il corteo partito da Giardin Grande si è fermato, come da tradizione, in piazza Libertà dove è avvenuto l’alza bandiera e la deposizione della corona al Tempietto dei Caduti. Centinaia le persone presenti sul terrapieno, ai suoi piedi, e sotto la Loggia del Lionello. E ben visibile l'assenza fra le arcate della Loggia di San Giovanni di due bandiere tricolori, bruciate questa notte da alcuni vandali. Poi l'intervento del primo cittadino, da alcuni criticato perchè "fuori tema" in alcuni dei suoi passi (leggi qui l'intero intervento). Honsell, infatti, nel suo discorso si e' soffermato anche sulla promozione e la difesa dei diritti civili, la condanna della tortura e l'indignazione per i fatti del G8 del 2001 a Genova, la tutela del lavoro e delle istituzioni repubblicane contro "affabulazioni che vogliono rottamare istituzioni democratiche e modificare la Costituzione con leggerezza cavalcando la moltiplicazione mediatica dei proclami". Honsell ha invitato inoltre ad affrontare "con coraggio tutte le istanze che pongono i cittadini soprattutto quelli piu' deboli o discriminati, come quelle sul fine-vita o sul diritto a venir riconosciuti come coppie ancorche' di diverso orientamento sessuale".

GUARDA LE IMMAGINI DELLA FESTA VISSUTA QUESTA MATTINA A UDINE:

25 aprile 2015, la 70^ festa della Liberazione vissuta a Udine

Ricordando il partigiano udinese Luciano Rapotez, "autentico padre morale per molti di noi", scomparso di recente, "che subi' dai carcerieri torture per decine di giorni", Honsell ha fatto memoria dei "suoi appelli finora inascoltati affinche' venga istituito nel nostro ordinamento giuridico il reato di tortura, in relazione alla condanna dell'Italia da parte della Corte europea dei diritti umani di Strasburgo. Il sindaco ha poi parlato di Italia "sempre a rischio di deriva fascista", che si alimenta, ha precisato, "della scarsa considerazione per la scuola pubblica, delle semplicistiche misure per ridurre il costo del lavoro, della scarsa attenzione per i servizi pubblici, la salute, la qualita' dei cibi, dell'ambiente, dell'aria, dell'acqua". Honsell ha concluso rivolgendo un forte appello a cittadine e cittadini: "Negli anni Quaranta come oggi l'indifferenza, il non prendere posizione, l'attesa sono gia' complicita': fate sempre sentire la vostra indignazione prima che ve ne tolgano la possibilita"'.

Dopo la cerimonia e il discorso del sindaco si è proseguiti con la lettura delle motivazioni del conferimento della medaglia al valor militare alla città. Il corteo, condotto dalla Nuova Banda di Orzano e la Banda Mandamentale di Cervignano del Friuli, si è poi diretto in direzione di piazzale XXVI Luglio per la deposizione della corona al Monumento della Resistenza, appena restituito nella sua forma originale grazie a un attento lavoro di restauro. Al termine della cerimonia una delegazione ha inoltre depositato una corona al cimitero britannico di Tavagnacco.

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