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Cronaca Via Lumignacco

Ex caserma Piave, c'è l'intesa per farne "la cittadella della salute"

Firmato il protocollo tra Comune di Udine, Regione e Asuiud

La città si deve riappropriare di uno spazio in disuso da troppo tempo riqualificando la caserma Piave, trasformandola in una vera e propria "Cittadella della salute". La struttura sarà così in grado di accogliere il Distretto sanitario, il Dipartimento di Prevenzione e il nuovo Ambito socioassistenziale dell'Uti Friuli Centrale.

L'intesa

È questa la direzione tracciata da Comune, Regione e Asuiud sul futuro dell'ex struttura militare di via Lumignacco, con la firma di un protocollo d'intesa, avvenuta a palazzo D'Aronco. Per il sindaco di Udine, Furio Honsell, che ha siglato il documento insieme con il direttore dell'Azienda sanitaria universitaria integrata di Udine, Mauro Delendi, e alla presenza dell'assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca, si tratta di un atto che ha una valenza anche storica sullo sviluppo della città, e che si configura come uno dei primi esempi di recupero significativo di un'area dismessa "problematica" come quella della caserma Piave, in una zona urbana assolutamente baricentrica per tutto il territorio dell'ambito del Friuli Centrale e molto importante perché contigua all'ospedale Gervasutta e al centro Gravi Gravissimi.

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Il progetto

Con questo protocollo d'intesa Comune e Asuiud si impegnano a «sviluppare un piano di fattibilità tecnico economica – recita il documento – per la realizzazione nell’area dell’ex caserma Piave delle nuove sedi del Distretto Sanitario, del Dipartimento di Prevenzione e dei servizi del Sistema dei Servizi sociali del Uti Friuli centrale». Valutata la fattibilità del progetto, il Comune potrà stabilire se si renderanno necessarie modifiche al Piano regolatore generale comunale per giungere alla valorizzazione o alla permuta degli immobili di proprietà dell’Azienda sanitaria.

I tempi di lavoro

Il nuovo polo sanitario, che si svilupperà su una superficie potenziale tra gli 8 e i 12 mila metri quadrati, sarà realizzato nell'arco di quattro anni dal momento in cui sarà terminata la progettazione e partiranno i lavori. In base alle stime dell'Asuiud l'intero progetto richiederà un investimento compreso tra 13 e 20 milioni (a seconda che il nuovo polo accolga o meno anche il Dipartimento di Prevenzione), che potrà essere parzialmente coperto dalla dismissione della struttura di via San Valentino.

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