I carabinieri di Udine scovano un manoscritto dell'800 che era stato rubato
Gli uomini del Nucleo tutela patrimonio culturale hanno trovato a Padova un volume che spettava alla biblioteca dell'Archiginnasio di Bologna
“Poesie Veneziane de Canocia” – del 1881 –, scritto dal poeta veneziano Giovanni Battista Olivo (1830-1893), noto con lo pseudonimo di “Canocia” torna a casa. Il manoscritto, grazie ai carabinieri del Nucleo per la tutela del patrimonio culturale di Udine, è stato restituito restituito alla responsabile della Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna, Alessandra Curti. Il manoscritto, non censito nei cataloghi dell'ente culturale felsineo è ricomparso nel 2019, in vendita all’incanto, in un esercizio commerciale di settore di Padova. I militari avevano individuato la proposta di vendita del manoscritto nel corso del quotidiano monitoraggio del web, finalizzato alla ricerca di beni culturali rubati. Il volume presentava sul frontespizio due timbri ad umido che richiamavano rispettivamente le Biblioteche Popolare e Comunale di Bologna. Enti i cui volumi sono nel tempo confluiti nelle raccolte di quella dell’Archiginnasio, che è dotata di circa 8500 manoscritti di interesse documentario, storico e testuale, che comprendono anche pezzi di notevole rarità e valore artistico ed antiquario. I militari hanno accertato che il tomo era stato venduto alla casa d’aste patavina da un privato, nell’ambito di un acquisto forfettario di un corposo lotto contenente 100 volumi. Della vicenda veniva notiziata la Procura della Repubblica di Padova, che disponeva il sequestro del volume a carico dei proprietari ritenuti in buona fede in quanto persuasi che si trattasse di uno “scarto” di biblioteca. Si chiude così la vicenda del volume che rappresenta un “unicum” per Bologna e per l’Emilia Romagna.