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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Centro / Viale Trieste

Banconote false: i carabinieri sequestrano 100mila euro

Operazione interforze che ha coinvolto i nuclei investigativi di Udine e Frascati, la polizia slovena, il Centro cooperazione austriaco di Thörl-Maglern e il comando carabinieri antifalsificazione monetaria. Due le persone finite in carcere

"Falsificazione di monete, spendita e introduzione nello Stato, previo concerto, di monete falsificate." Recita così l'articolo 453 del codice penale, che ha dato il nome all'operazione interforze, coordinata dal Procuratore di Udine Raffaele Tito, che ha permesso di stroncare un flusso consistente della falsificazione di moneta. "Una delle più grandi operazioni di quest'anno in Italia" secondo il capitano dei carabinieri di Udine Fabio Pasquariello. Sono stati coinvolti i nuclei investigativi di Udine e Frascati, la polizia slovena, il Centro cooperazione austriaco di Thörl-Maglern e il comando carabinieri antifalsificazione monetaria.

Due le persone arrestate, i napoletani G. M. (49) e G. F.(45). Lo scorso 18 luglio la coppia si trovava in un locale di Velletri, quando è stata bloccata dai carabinieri del posto. Ora entrambi sono in custodia cautelare nel carcere della cittadina laziale. All'interno dell'automobile di cui avevano la disponibilità è stato recuperato un borsone con all'interno 1000 banconote da 100 euro false. Su un quantitativo di questa consistenza i guadagni sono enormi, visto che 100mila euro falsi costano "solo" 20mia euro, garantendosi la possibilità di guadagnarne 80mila "puliti". "Un prodotto di altissima qualità", come ha sostenuto il Tenente colonnello Luciano Paganuzzi. I due sono considerati dei veri e propri "fuoriclasse" del settore. Monaco in particolare viene valutato come un personaggio molto astuto e dalla vita movimentata, abituato a girare di continuo tutta l'Europa, tanto è vero che fino all'arresto passava metà settimana a Napoli e metà in giro per la Spagna.

Operazione "453": scoperti 100mila euro in baconote false

I primi sentori del problema che poi ha fatto nascere l'inchiesta sono nati in Friuli, a seguito di problematiche riscontrate da diversi commercianti che hanno individuato banconote non "genuine". La situazione, secondo l'analisi degli inquirenti, è estesa anche a livello internazionale, visto che sono state individuate banconote false con lo stesso numero di serie anche in Austria e Slovenia. Il denaro si muoveva su diverse tratte, che prendevano in considerazione Udine, Napoli, Roma e Nova Gorica. Questo tipo di attività è associabile a quello che gli investigatori identificano come il "Napoli group". Non si tratta di un'organizzazione, ma di una tipologia di falsari abilissimi, capaci di produrre carta moneta di grandissima credibilità. La situazione, per quello che riguarda il nostro territorio, andava avanti da diversi mesi, probabilmente già dal 2012. risulta difficile però circoscrivere al Friuli il fatto perché, come fatto notare dai graduati "si tratta di una problematica continentale. E' stato decapitato un flusso, ma il gruppo è immenso".

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