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Carabiniere fuori servizio blocca ladro che tenta di scappare, poi viene colto da un malore al cuore

L'episodio è avvenuto all'Interspar di via Borgo Porta a Conegliano. Protagonista del gesto il brigadiere capo Marco Giandomenico, originario di Udine, che è stato poi trasportato in ospedale. Le sue condizioni non sono preoccupanti. Il malvivente, un 28enne, si trova ora in carcere

Dopo aver arrestato un ladro, un 28enne africano, ha avvertito un malore e per soccorrerlo sono dovuti intervenire medico e infermieri del Suem 118. Una volta giunto in ospedale è stato colpito da un infarto: se non fosse stato attorniato da medici e infermieri forse avrebbe potuto essergli fatale. Protagonista dell'episodio il brigadiere capo Marco Giandomenico che nel pomeriggio di ieri, 3 giugno, si trovava a fare la spesa all'Interspar di via Borgo Porta a Conegliano e, sebbene fuori servizio, è intervenuto per bloccare personalmente il ladro. Dopo averlo trattenuto a terra, per 10 minuti, e averlo consegnato ai colleghi del nucleo radiomobile, un primo mancamento.

Il militare, 49enne (ne festeggerà 50 il 15 ottobre) e originario di Udine, è intervenuto per dare supporto a due dipendenti del supermercato che stavano cercando di bloccare il ladro che cercava di uscire dal supermercato con un televisore. «Forse un istinto dovuto al lavoro che fa come carabiniere ma subito, senza esitare, ha rincorso il ladro atterrandolo e trattenendolo fino all’arrivo dei carabinieri – racconta il figlio Davide –. Papà è il nostro eroe, siamo fieri di lui. Subito dopo il suo intervento, forse dovuto al troppo sforzo, o forse perché è reduce da un primo infarto avuto all’età di 33 anni, ha avuto un forte dolore e attualmente è bloccato in ospedale».

Nella notte Giandomenico è stato sottoposto ad un delicato intervento di angioplastica e dovrà restare ricoverato almeno per un'altra settimana prima di tornare a casa. Il militare, già insignito in gioventù di una medaglia al valor militare, è sempre stato operativo, in mezzo alla gente: solo negli ultimi cinque giorni era stato costretto al lavoro d'ufficio. Decine le telefonate di incoraggiamento giunte dai colleghi e dai vertici dell'Arma. Il 28enne nigeriano da lui arrestato, un senza fissa dimora e con precedenti, è stato processato per direttissima e il giudice del tribunale di Treviso dopo averne convalidato l’arresto ne ha ordinato il trasferimento nel carcere di Vicenza vista l'impossibilità di una detenzione domiciliare.

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