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Cronaca

Il viaggio di “Terra” nell’Italia dell’accoglienza parte dal Fvg

Questa notte su Retequattro inizia la prima puntata di "Casa Capuozzo", un viaggio "molto personale" che il giornalista friulano ha affrontato per raccontare l'Italia delle migrazioni. "Un viaggio scomodo da fare e scomodo anche da vedere dove si manifesta tutta l'ipocrisia di una falsa accoglienza." La narrazione del reportage di Capuozzo inizierà proprio dal Friuli

Casa è dove la storia inizia. E proprio nella sua terra natia comincia il Viaggio del giornalista e scrittore friulano Toni Capuozzo. Un reportage in 4 puntate (oggi, il 24 aprile, l'8 e il 15 maggio) in seconda serata su Retequattro,  per raccontare quello che secondo il reporter è stato un “fallimento annunciato”, un accoglienza che non funziona e che si nasconde dietro alle “belle parole” delle istituzioni. 

“Terra” diventa “Casa Capuozzo” e da stasera per 4 lunedì racconterà l’Italia dell’immigrazione. Partendo proprio dal Friuli Venezia Giulia nella prima puntata, in onda stasera in seconda serata su ReteQuattro, l’inchiesta porterà alla luce storie di accoglienza e dissonanze da Trentino Alto Adige, Puglia, Calabria, Basilicata, Emilia Romagna e Toscana. Un reportage, tra diritto d’asilo e integrazione, che troverà il suo punto di partenza all’interno delle due moschee udinesi per raccontare unaterra in cui un tempo, come annuncia il trailer del programma televisivo, una volta contavano più i fatti delle parole.

“L'Italia - afferma il giornalista a Tgcom24 - non ha saputo prevedere e governare le migrazioni, accettando di subirle come un fatto epocale e di permanente emergenza”. “Dietro la sbandierata accoglienza e - di fatto - isolati in Europa, non ci chiediamo quale possa essere il futuro di un'ondata migratoria, che anche quest'anno promette, o minaccia, di superare il record dell'anno precedente. Dietro buonismo o cattivismo, dietro ideologie, correttezze e scorrettezze della politica, la nuda realtà - conclude Capuozzo - racconta la resa del Paese, l'ipocrisia delle promesse, il deserto di strategie. E poi, se l'accoglienza non funziona in Friuli, dove tutto in genere funziona meglio che altrove, come può funzionare nel resto d'Italia?” 

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