L'iscrizione è avvenuta mesi fa. Poi c'è stata l'attesa. Chi ha trovato posto subito, chi invece ha dovuto aspettare che il proprio figlio scalasse la lista d'attesa per poter entrare all'asilo nido. E poi l'incertezza del pagamento: le famiglie non sanno ancora quanto dovranno pagare al mese. . 

La retta

La composizione della retta prevede l'incrocio di due dati, ovvero la fascia oraria in cui il bambino frequenterà l'asilo e l'Isee della famiglia. Da questo calcolo si deve poi dedurre il Bonus Asilo Nido erogato dall'Inps, che però non ha ancora un ammontare preciso (l'unico riferimento è quello dello scorso anno) e, soprattutto, non si sa ancora chi ne avrà diritto tra quanti ne hanno fatto richiesta. Un ulteriore abbattimento potrebbe arrivare con il contributo regionale, i famosi 600 euro che vengono erogati dal Comune. Questo abbattimento avverrà però sotto forma di rimborso, che al momento non ha però una tempistica esatta e quindi le famiglie non sanno quanto dovranno pagare al mese, con il rischio di una forbice di diverse centinaia di euro.

La trappola

Per quanta riguarda il contributo regionale, i 600 euro mensili di bonus spetterebbero, secondo le testimonianze di famiglie che si sono rivolte agli uffici competenti, comunque solo a famiglie con requisiti precisi: nuclei familiari con due o più figli minori, con un Isee fino a 50.000 euro, una frequenza a tempo pieno (almeno 100 ore al mese e con almeno 10 giorni con frequenza superiore alle 5 ore). L'inghippo riguarda la parte che si riferisce ai "figli minori". In realtà il contributo non viene erogato per il solo fatto di avere più figli minori di 18 anni, ma a quanto pare, secondo quanto si sono sentite rispondere alcune mamme, interesserà solo se ci sono due figli iscritti entrambi al nido.