Piazza San Cristoforo come parcheggio degli altri cantieri: la protesta dei residenti
Il comitato di residenti e commercianti di piazza San Cristoforo chiede attenzione e spiegazioni all'amministrazione comunale
I e le residenti, ma anche commercianti di piazza San Cristoforo, in pieno centro a Udine, si lamentano per la situazione di degrado in cui ritengono sia lasciata la loro zona. «Piazza San Cristoforo è la discarica dei cantieri del centro? Come Comitato di piazza San Cristoforo siamo allibiti di fronte al comportamento che l’amministrazione comunale sta riservando a cittadini e commercianti che vivono ed operano nella nostra piazza e nelle vie limitrofe», lamentano senza nascondere una certa rabbia con una nota stampa. «A gennaio via Gemona è stata chiusa al traffico per i lavori a palazzo Antonini/Maseri per un periodo di almeno un anno e questo incide direttamente sulla piazza tenuto conto che le auto non avrebbero più circolato in direzione nord. Abbiamo perciò chiesto un incontro all’amministrazione comunale per valutare la possibilità di una pedonalizzazione parziale della piazza per renderla più vivibile», lamentano dal comitato, aggiungendo di non aver avuto alcun tipo di risposta. «Prima sono stati tolti tre stalli per permettere il parcheggio alle auto di chi opera nel cantiere e una settimana fa è stato recintato tutto il centro della piazza, senza nessuna informazione e senza che sia stato esposto alcun cartello che indichi le finalità dell’area». Ma la protesta non si esaurisce così.
Il cantiere di piazzetta Marconi
«Abbiamo scoperto successivamente che si tratta dell’area di cantiere per i lavori in piazzetta Marconi. Non si è mai vista un’area di cantiere ad oltre 150 metri dal cantiere! Area che, peraltro, dopo una settimana è ancora totalmente vuota ed abbandonata. Per non parlare poi del doppio senso di circolazione istituito in via Palladio, dalla sera alla mattina senza alcuna informazione, e dei camion di grandi dimensioni che circolano nella strettoia di via Bartolini e via Palladio, per il trasporto di macchinari e detriti da scavo». Per i e le rappresentanti del comitato si tratta di una situazione difficile da sopportare, che probabilmente si protrarrà per mesi «con ripercussioni su tutte le attività». A peggiorare l'umore del comitato è la proposta, ancora ferma, per l'istituzione di un bus navetta che colleghi la zona nord della città con il centro: in questo caso pesa anche l'assenza di autisti disponibili.