“Mio papà è gay”, Arcigay e Arcilesbica friulani a favore dell'omogenitorialità
Sono 1000 i manifesti che saranno appesi in 18 comuni del Friuli, per ricordare che essere genitori non ha nulla a che vedere con l'essere omosessuali. La campagna di Arcigay Friuli e Arcilesbica Udine, unica in Italia, è stata messa in opera in occasione della giornata internazionale contro l'omofobia
“Mio papà è gay e non sa piegare i calzini, come tutti i papà” e “Mia mamma è lesbica e rompe le scatole come tutte le mamme”. Sono gli slogan della nuova campagna lanciata dal Arcigay Friuli e Arcilesbica Udine contro l'omofobia. I 1000 manifesti saranno appesi in 18 comuni del Friuli, per ricordare che anche sul territorio ci sono tanti genitory gay, con figli avuti da matrimoni e rapporti precedenti. Figli che sono orgogliosi del coraggio dei propri genitori omosessuali e genitori che sono orgogliosi dei figli, che hanno messo la faccia in questa nuova campagna, unica in Italia, con gli scatti realizzati da Euro Rotelli.
Sui manifesti compaiono Yvette Corincigh, vicepresidente di Arcilesbica e mamma di Davide Tomat e Stefano Miorini, papà di Nadia. “Io sono fiera di mio papà – ha detto Nadia – e orgogliosa di combattere per i suoi diritti, fin da piccola non ho mai avuto problemi a dire che mio papà è gay, ho sempre accettato la situazione e l'ho sostenuto, perché lui non mi ha fatto mancare niente”. Il papà ricorda che la genitorialità è indipendente dalla omosessualità. “La nostra è un'esperienza di famiglia vissuta – ha aggiunto Miorini – come quella di tante altre famiglie”. L'obiettivo della campagna, che usa anche lo slogan “il valore delle famiglie friulane”, è anche quello di far emergere situazioni familiari diffuse su tutto il territorio.
"Sono tanti i genitori che hanno avuto figli in altri rapporti e matrimoni – ha spiegato il presidente Arcigay Friuli Giacomo Deperu – e noi abbiamo chiesto a due figli di metterci la faccia. Invito tutti a pensare quanto siano in gamba questi figli e auguro a tutti i genitori eterosessuali di crescere figli così. Da secoli le persone omosessuali sono genitori, un tempo nascosti all'interno della famiglia tradizionale per paura di una società ostile, oggi in prima fila a rivendicare i loro diritti alla genitorialità, un diritto innato in qualsiasi essere umano”.