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Nuove direzioni artistiche al Giovanni da Udine. Il sogno? Riccardo Muti e Zubin Mehta al teatrone

La Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine ha nominato i nuovi direttori artistici: sono la soprano friulana Fiorenza Cedolins per la musica e la danza e l'attore e regista Roberto Valerio per la prosa

Aria di rinnovamento per il Teatro Nuovo Giovanni da Udine: è stata presentata oggi la nuova direzione artistica che vedrà la soprano Fiorenza Cedolins quale direttrice artistica musica e danza e l'attore e regista Roberto Valerio quale direttore artistico prosa. Due nomine che si sono meritate una presentazione ufficiale, come sottolineato dal presidente della Fondazione Giovanni Nistri. «Nel ringraziare i direttori uscenti (Marco Feruglio e Giuseppe Bevilacqua, ndr) per la dedizione e professionalità che hanno dimostrato, permettendoci di tenere alta la bandiera del Giovanni da Udine anche nei momenti difficili della pandemia, sono contento di far vedere le nuove persone in carica in carne e ossa, e non solo comunicarne freddamente i nomi». Due persone definite dallo stesso presidente e dal consiglio di amministrazione della Fondazione come "nomi di alto prestigio nel settore dello spettacolo dal vivo e della musica". I profili dei nuovi direttori artistici sono stati individuati fra oltre trenta candidature pervenute da tutta Italia a seguito della pubblicazione dei bandi avvenuta a dicembre 2022. «Queste nomine portano nuova energia e nuove idee anche per un teatro relativamente giovane come questo, che festeggerà i suoi 25 anni così!», ha dichiarato il sindaco di Udine Pietro Fontanini, 

Chi sono

Prima donna alla direzione artistica del Teatrone, classe 1966, soprano, docente universitaria, la friulana (è originaria di Anduins e ha frequentato le scuole superiori a Udine) Fiorenza Cedolins in oltre trent’anni di carriera è stata protagonista dei più impegnativi ruoli di soprano in tutti i principali teatri del mondo e festival internazionali, fra i quali la Scala di Milano, la Fenice di Venezia, Metropolitan di New York, Royal Albert Hall di Londra, l’Arena di Verona, i Festival di Shangai e Salisburgo. Ha collaborato con grandissimi direttori d’orchestra quali Claudio Abbado, Riccardo Chailly, Myung-Whun Chung, Daniele Gatti, Zubin Mehta, Lorin Maazel, Kurt Masur, Riccardo Muti, Daniel Oren, Fabio Luisi e registi come Robert Carsen, Liliana Cavani, Giancarlo Del Monaco, Mario Martone, Mario Monicelli, Pierluigi Pizzi, Ettore Scola, Franco Zeffirelli. Dal 2010 si dedica anche all’insegnamento e all’organizzazione di eventi con lo scopo di incentivare la scoperta di nuovi talenti. È fondatrice e direttrice artistica della Soi – Scuola dell’opera italiana dal 2017, e del primo concorso Lirico virtuale Soi, giunto alla quarta edizione. È docente universitaria all’Università “Conservatorio del Liceu” di Barcellona. «Sento la gioia e la responsabilità di questo incarico, la cui notizia non mi ha fatta dormire nelle ultime notti. Il mio problema - dice sorridendo - sarà mantenere il trend della stagione musicale. Per quanto riguarda la danza e l'opera vorrei alzare il livello qualitativo e quantitativo». Uno sfizio che vorrebbe togliersi con questo nuovo incarico? «A breve festeggeremo il centenario Pucciniano e mi piacerebbe dedicargli qualcosa. Poi credo che ognuno di noi abbia dei sogni nel cassetto, penso a portare su questo palco Riccardo Muti e Zubin Mehta, ma anche a valorizzare i talenti locali».

Nato nel 1970, diplomato all’Accademia Nazionale Silvio D’Amico di Roma, Roberto Valerio è attore, regista e organizzatore di festival. Dal 2019 è direttore artistico dell’Accademia Ludwig, scuola di formazione professionale teatrale. Fra i suoi più recenti lavori si collocano le regie di Zio Vanja di Anton Cechov, attualmente in tournée, e Tartufo di Molière, entrambi per il Centro di Produzione ATPistoia. Di particolare rilievo anche le sue regie per la Compagnia Orsini, fra le quali Il Gatto (2019) dall’omonimo romanzo di Georges Simenon, L’albergo del Libero Scambio (2017) di Georges Feydeau, Il Giuoco delle Parti (dal 2014 al 2016) di Luigi Pirandello. «Sono stato spesso ospite di questo splendido teatro sia come attore che come regista e sempre ho trovato un pubblico preparato, sensibile, attento. Proprio il pubblico sarà il mio principale punto di riferimento: cercherò di incontrarne i gusti e le aspettative puntando sulla varietà dei generi, l’autorevolezza dei titoli e sul valore degli interpreti, dei registi e delle produzioni, in nome di un teatro popolare d’arte», ha dichiarato il nuovo direttore artistico per la prosa.

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