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Caccia

Cacciatore spara a un cane freddandolo, la rabbia della proprietaria

A raccontare l'episodio è la stessa padrona dell'animale, ancora sotto shock. "Un incidente che poteva capitare anche a un essere umano"

Uno sparo. Il suo eco. Il silenzio. Poi lo spaesamento e un cane che non fa ritorno. Lo shock dei padroni – poi – nello scoprire che l'animale era stato colpito durante una battuta di caccia, scambiato probabilmente per un animale selvatico. A raccontare l'accaduto è la padrona del cane, Francesca Bertolutti, originaria di Udine e residente in provincia di Fermo, nelle Marche. Francesca ha affidato ai social tutto il dolore per la scomparsa di quello che per lei non era un semplice animale domestico, ma un compagno di lavoro e un membro della famiglia. "Mai avrei pensato che le tue foto di stamattina sarebbero state le ultime, per colpa di un cacciatore – ha scritto –. Questo è ciò che resta di te. Sei stato il regalo più bello della mia vita". Kiran, un esemplare di Lupino Gigante di un anno e mezzo, è immortalato sotto al post di Francesca, senza vita. Esanime. Con le immagini di Kiran ci sono anche quelle del foro che il proiettile ha causato alla bestiola – partito da un fucile di grosso calibro –, a testimonianza di quanto accaduto.

L'espiodio

Francesca, laureata come tecnico veterinario con una laurea magistrale in scienze naturali che sta per essere completata, da un anno è mezzo si è trasferita in provincia di Fermo in una casa in campagna circondata da 30 ettari di terreno, dedicata esclusivamente ai suoi 12 cani e alle loro attività. Ed è proprio li che oggi si è verificato l'inimmaginabile. "Come ogni mattina il mio compagno ha portato i cani a sgambare nella nostra proprietà – ci racconta –. Avendo udito gli spari e intravisto due cacciatori appena al di fuori della nostra area, li ha preallertati di fare attenzione proprio per la presenza dei nostri cani. Non vedendo tornare Kiran si è allarmato e dopo essere venuto a chiamarmi siamo andati a chiedere aiuto ai due cacciatori che ci hanno comunicato quanto accaduto –  prosegue Francesca –. Kiran era stato colpito da un colpo di fucile, scambiato, a causa del pelo scuro, per un animale selvatico. Lo abbiamo trovato nei rovi che delimitano la proprietà". "Un incidente, certo – spiega –. Ma un incidente che poteva capitare non solo a un cane, ma a uno di noi due. Oltre alla perdita affettiva enorme e inimmaginabile – prosegue – dietro a quel cane per noi si celava un enorme valore professionale: Kiran infatti era un cane utilizzato nel nostro lavoro per le aggregazioni sociali per il suo grande equilibrio e la sua enorme competenza sociale".

Il presidente di Federcaccia Fvg

"Ogni anno vengono uccise dalle automobili più di un milione e mezzo di bestie e nessuno chiede che venga proibita la circolazione dalle auto mentre se l’incidente riguarda un cacciatore una certa parte della società, quella che si definisce assurdamente animalista, dimostra tutta la sua violenza e maleducazione verbale nei confronti del mondo venatorio" commenta Paolo Viezzi, presidente regionale di Federcaccia  "Una violenza che ho riscontrato anche nei commenti sotto al post della ragazza. Mi dispiace per la giovane e per la sua sofferenza personale: si è trattato di un errore imperdonabile sotto al profilo venatorio. Un incidente che come conseguenza, probabilmente, vedrà una revoca del porto d'armi alla persona interessata oltre ad essere stato un cattivo servizio a tutta la categoria".

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