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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Business Meets Art 2015, premiata una lavanderia che promuove la cultura

Conclusa la terza edizione della rassegna e assegnato il riconoscimento alla Lavanderia Adriatica di Torviscosa che organizza appuntamenti culturali in azienda e dispone di una biblioteca interna

Si è chiusa  la terza edizione del convegno «Business Meets Art», ospitata a Udine dal 28 al 30 gennaio, in diverse location del centro storico. Ieri sera, alle 18 l'incontro finale con le premiazioni a Casa Cavazzini sede del museo d'Arte Moderna e Contemporanea della Città di Udine. La manifestazione, che si occupa di creative industries e di collaborazioni fra eccellenza culturale ed impresa ha promosso anche quest'anno l'interazione fra impresa e progettualità culturale, portando in città alcune best practice nazionali e internazionali a confrontarsi direttamente con i principali attori della nostra comunità.

L'evento si è concluso con la consegna del Premio CREAA, sezione del BMA Awards dedicata alle imprese che hanno realizzato progetti in partnership con partner culturali di particolare rilievo. Quest'anno il Comitato Scientifico del premio ha premiato la Lavanderia Adriatica di Torviscosa (Udine), un'azienda che ha scelto di portare l'eccellenza culturale direttamente in azienda, fra i propri dipendenti. Come? Con una biblioteca aziendale, finanziata dall'azienda ma costruita dalle scelte dei lavoratori e con un importante calendario di appuntamenti culturali, dedicati ai dipendenti ed ai loro familiari.

Lavanderia Adriatica è una azienda di Torviscosa, caratterizzata da una lunga storia di lavoro femminile, spesso ripetitivo e faticoso. I proprietari Damiano Ghini e Anna Paolini non possono vedere la fabbrica con i soli occhi dell’imprenditore “classico”. Grazie alla loro passione per l’arte, la poesia e la letteratura introducono in azienda dal 2011 una serie di iniziative artistico culturali che coinvolgono i lavoratori. Nasce una collaborazione con la libreria Einaudi di Udine, nella persona di Marco Gaspari. Viene così aperto un conto intestato all’azienda presso la stessa libreria. I lavoratori e le lavoratrici possono ritirare i libri che desiderano a spese della ditta. L’iniziativa prende piede. I libri ritirati sono molti. Una volta letti rimangono nella biblioteca aziendale, a disposizione di tutti. In fabbrica si tengono incontri letterari, letture di poesie, concerti.

Il territorio in cui questo progetto nasce e si sviluppa è il Nord-est della piccola media impresa e del valore artigiano, che in questa contingenza storica fatica a promuovere le proprie eccellenze e soffre sotto la morsa di una globalizzazione livellante. Ma è anche il territorio delle start up e dell’innovazione legata all’ICT e al “saper fare”.

In questo contesto l’impresa ha la necessità di rinnovarsi; innovazione di prodotto, comunicazione e formazione interna sono alcune delle leve su cui investire. Lo studio delle best practice europee, sviluppato grazie al progetto di ricerca Business Meets Art  porta a suggerire che la risposta a questa esigenza di competitività sia favorita non solo dall’innovazione tecnologica ma anche e soprattutto da quella “creativa”, legata al “valore cultura”.  Il contesto Italia esprime proprio quelle eccellenze, imprenditoriali e culturali, il cui incontro può generare un volano positivo di rilancio economico e sociale. Purtroppo questi due mondi faticano a sedersi ad un tavolo comune.

 

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