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Cronaca Centro / Viale Europa Unita

Borgo Stazione: "Stop alle accuse di denigrazione del quartiere"

A sostenerlo è Frencesca De Marco, presidente del coordinamento civico della zona."Cerchiamo comunque di costruire insieme, invece di delegittimare il prossimo"

Il Coordinamento Civico Udinese “Borgo Stazione” non ci sta alle accuse di denigrazione del quartiere da parte di alcuni commercianti.

“Ci saremmo inventati tutto per denigrare il nostro quartiere o avremmo fatto la voce grossa per segnalare disagi e pretendere un debito intervento delle Istituzioni? Agiamo per odio o per amore nei confronti del nostro quartiere e quindi di noi stessi? Inutile rispondere. La teoria secondo la quale sarebbe meglio fare le cose in sordina, senza mobilitare ad esempio la stampa, per evitare pericolose pubblicità, può essere valida se ci fosse la garanzia di vere attenzione e volontà di risolvere le problematiche percepite tra la gente e non, invece, una disarmante sottovalutazione che abbiamo più volte rilevato e denunciato. La retorica del “tutto va bene Madama la Marchesa” è fiera nemica della risoluzione dei problemi. Quanti commercianti ed esercenti in Borgo Stazione abitano anche effettivamente nel quartiere? Quanti di essi lo vivono anche come luogo del privato, del riposo? È naturale il divario tra la percezione di chi nel segnalare i disagi non ha niente da perdere e chi invece quei disagi non li prova, non li vede o non gli fa comodo vederli per ragioni di lavoro. Se i commercianti del Quartiere delle Magnolie fossero davvero più capaci di noi nel riuscire ad ottenere ad esempio il semplice trasferimento fuori dall’abitato della prostituzione schiamazzante concentrata durante la notte di fronte a certi condomini di Via Ciconi che mai sinora si sono visti davanti così nutriti e rumorosi presidi di lucciole, saremmo pronti a ringraziarli e a ritirarci in buon ordine. Invece c’è chi dice che il problema o che c’è sempre stato. Dovremmo tacere e far finta di niente? L’omertà non deve essere costume friulano. Capiamo che magari, per certi attempati signori della zona certe esibizioni in strada possano costituire estrema occasione ‘per rifarsi l’occhio’; capiamo che i commercianti hanno bisogno sempre e comunque di vendere, ma, si sa, ognuno ha le sue esigenze: tra queste, anche quella di poter dormire serenamente prima delle 3 del mattino. A coloro che hanno sonno profondo diciamo ‘buon per loro’: senso civico significa tendere al bene di tutti, di commercianti, esercenti, e ancor prima dei residenti, ‘dormiglioni’ e ‘svegli’, per non parlare delle ragazze che si prostituiscono le cui sorti sarebbe debito umanamente e civicamente considerare. Cerchiamo comunque di costruire insieme, invece di delegittimare il prossimo. In fin dei conti, le richieste fatte alle autorità non sono affatto delle astrusità utopiche, cose impossibili ed inapplicabili. Forse ci si perde in un bicchier d’acqua”.

Presto si riunirà, quindi, di nuovo la consulta civica di quartiere costituita dal Coordinamento “Borgo Stazione” al fine di decidere le prossime mosse, consulta  che sta raccogliendo attorno a sé numerose anime del civismo udinese.
 

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