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Venerdì, 19 Aprile 2024

Bordano ribadisce il suo "No" all'accoglienza, ma arriveranno dai 10 ai 6 rifugiati

Vertice tra prefetto e sindaco per valutare soluzioni alla situazione di stallo. Esclusi dall'aula l'onorevole Moschioni e il vicepresidente del consiglio regionale Mazzolini che ammonisce: "Fatto grave". Concessa un proroga di 15 giorni. Le nostre interviste video

Quaranta cittadini di Bordano hanno accompagnato questa mattina il sindaco del Comune, Ivana Bellina, e il capogruppo di minoranza, Valter Stefanutti, ad un incontro urgente richiesto al prefetto Vittorio Zappalorto. Sul tavolo l'ormai nota questione dell'accoglienza diffusa, rifiutata categoricamente dall'amministrazione del paese e dagli stessi residenti, e l'arrivo imminente di una decina di migranti nella frazione di Interneppo, secondo quanto previsto dal progetto Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) disposto dalla Prefettura.

No profughi a Interneppo

Ciò che si contesta è in particolar modo il luogo individuato per permettere l'ospitalità ai richiedenti asilo, ovvero la struttura alberghiera "Alla Terrazza" di Interneppo, frazione di 140 anime, molte delle quali anziane, privo di servizi, trasporti pubblici e centri di aggregazione. Scelta che ha messo in allarme la popolazione sia per questioni di sicurezza che di prospettive.

Esclusi il consigliere Mazzolini e l'onorevole Moschini

La riunione è terminata dopo ben due ore ed è iniziata con un colpo di scena. Alla tavola rotonda, infatti, avevano chiesto di partecipare anche il vicepresidente del Consiglio regionale, Stefano Mazzolini, e l'onorevole leghista, Daniele Moschioni. I due rappresentanti di Regione e Parlamento, che avevano chiesto solo di la possibilità di presenziare, sono stati con loro grande stupore gentilmente lasciati fuori dall'ufficio. "Si tratta di un fatto grave - ammonisce Mazzolini -. E' un chiaro segnale contro la volontà del popolo e contro la politica regionale".

La mediazione

L'incontro è finito alle 13 e ha portato ad ottenere una dilazione di quindici giorni per l'accettazione dello Sprar. In caso di firma, l'arrivo dei rifugiati previsti potrebbe scendere da 10 a 6. Tempo che sarà utilizzato per trovare soluzioni abitative differenti, previo dibattito pubblico e assemblea consiliare. 

Le motivazioni al "No" del Comitato di cittadini

Spiega il Comitato spontaneo popolare di Interneppo e Bordano: "Vogliamo prendere le distanze da qualsiasi strumentalizzazione o accusa di razzismo che questa nostra presa di posizione può generare - precisa Enzo Picco, referente dei cittadini di Bordano-. Siamo contrari ad accogliere ragazzi soli di età compresa fra i 18 e i 28 anni,  soprattutto se non provenienti da aree interessate da conflitti. Non lo saremmo, invece, se a richiedere ospitalità fossero famiglie richiedenti asilo, fuggite da zone di guerra. Bisogna far presente che Interneppo è un paese abitato da circa 140 persone, prevalentemente anziane, monofamiliare e famiglie composte da ragazzini in età scolastica. I nostri ragazzi, per recarsi a scuola, sono obbligati ad utilizzare mezzi pubblici la cui fermata è situata nei pressi della struttura che ospiterà i migranti, ciò genera molta preoccupazione nei genitore delle ragazze per gli ovvi motivi. Oltre a ciò, la nostra località non dispone di punti di aggregazione, di servizi e di presidi di pubblica sicurezza. Pertanto  - conclude Picco -, la nostra comunità con l’arrivo di queste persone verrà stravolta e non si sentirà più sicura a casa sua, perciò speriamo che chi di dovere accolga le nostre richieste."

Mazzolini controZappalorto

Smessi i panni da vicepresidente del Consiglio, Mazzolini - tra i primi a sollevare la questione dei migranti a Bordano -  indossa quelli da leghista e attacca: «Avrei voluto assistere alla riunione per ascoltare – aggiunge – ma evidentemente le istituzioni valgono a seconda del colore politico di chi le rappresenta. Resto allibito da quanto accaduto e mi aspetto le scuse del prefetto, che a differenza di un consigliere regionale o di un parlamentare non rappresenta il popolo, ma solo l’apparato, la burocrazia, la boriosità dello Stato. Una figura – conclude – che da tempo la Lega vorrebbe eliminare per la sua inutilità». Sul tema migranti, Mazzolini rincara la dose: «Non può esistere che persone di cui non si conosce nulla, né la provenienza, né i precedenti, né lo stato di salute vengano ‘spediti’ in una frazione di un paese come Bordano, dove non avranno nulla da fare se non starsene con le mani in mano o andare alla ricerca di una rete wi-fi. Siamo disposti ad aiutare solo le famiglie e chi realmente scappa da una guerra. Gli altri possono tranquillamente essere rimpatriati». 

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