rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Bloccati in quota, c'è l'ambulanza ma scelgono di tornare a valle da soli

Si è concluso positivamente il recupero di tre ragazzi della provincia di Treviso da parte di Soccorso alpino e Vigili del fuoco

Sani e salvi i tre escursionisti di Ponte di Piave (Treviso) bloccati da ieri nella zona di Erto, sotto il sentiero "Donè". L'intervento di soccorso si è concluso nel corso della notte, quando l'orologio segnava le due. 

L'allarme

La prima segnalazione da parte del gruppp è arrivata verso le 19, quando alcuni forestali hanno avvistato delle luci in movimento nel canale, nello stesso punto nel quale dieci giorni fa erano stati ritrovati bloccati i due border collie salvati dal Soccorso alpino e speleologico. La richiesta ufficiale alla stazione Valcellina del Soccorso alpino e speleologico dalla centrale operativa della Sores è giunta intorno alle 21. Inizialmente si è pensato di procedere al soccorso in due modi, sia contattando l'elicottero dell'esercito dell'Aves Rigel di Casarsa abilitato al volo notturno, attraverso il centro di coordinamento di Poggio Renatico, sia le squadre di terra con la barella portantina. Si è poi optato, considerando la zona e i rischi oggettivi, di procedere senza l'elicottero, che era pronto a decollare in qualunque momento a partire dall'allarme inoltrato. 

Maniago: prima chiama i soccorsi, poi li rifiuta

L'intervento

Una squadra di soccorritori composta da sette tecnici del Cnsas e da due Saf dei Vigili del Fuoco si è spostata a piedi da Casso verso il sentiero Donè, e in circa un'ora di cammino ha raggiunto i tre escursionisti. Si tratta di due ragazzi, uno del 1990 e l'altro del 1995, e una ragazza, del 1995. I tre erano attrezzati con le torce frontali, con ramponi, imbracature e anche con uno spezzone di corda di venti metri, che però non sarebbe stato sufficiente a coprire il salto che li separava dal ghiaione sottostante, alto circa quaranta metri. Uno dei tre era scivolato procurandosi delle escoriazioni non gravi. I ragazzi sono stati individuati con il sistema di geolocalizzazione SmsLocator grazie ai loro cellulari e una volta raggiunti dai soccorritori, recuperati con le corde e scortati a piedi in sicurezza con l'uso delle corde fino al sentiero ufficiale, lungo il quale sono stati condotti fino a Casso. Le loro condizioni erano buone e hanno poi deciso di essere in grado di rientrare autonomamente, anche se sul posto era pronta ad attenderli una ambulanza.

Il personale

Alle operazioni hanno preso parte circa dodici tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico e in appoggio i Vigili del Fuoco del gruppo specializzato Saf. L'area nella quale i ragazzi hanno smarrito il sentiero ufficiale finendo nel canale esposto, quella del sentiero Donè, è frequentemente foriera di richieste di soccorso. Dal sentiero i ragazzi, vedendo che stava facendo buio, hanno infatti tagliato lungo una traccia pensando di abbreviare il tragitto e si sono trovati nel canale sopra le rocce esposte: in ogni caso non si sono persi d'animo e nell'attendere i soccorritori sono anche riusciti ad accendersi un fuoco per scaldarsi. 
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Bloccati in quota, c'è l'ambulanza ma scelgono di tornare a valle da soli

UdineToday è in caricamento