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Cronaca

Bernardi vince con l'erario e non dovrà pagare 39 milioni di euro di Iva

Accolte dalla Commissione Tributaria Regionale della Campania il ricorso presentato dai legali del Gruppo

La Commissione Tributaria Regionale della Campania, presieduta dal giudice Luigi Caianiello, ha annullato due cartelle esattoriali da 39 milioni di euro imputate al Gruppo Bernardi in amministrazione straordinaria. Le due pendenze pretese dall’erario sono quindi state azzerate, e si sommano all’altra, da 190 milioni, cancellata a dicembre.

La vicenda riguarda due cartelle di pagamento relative all’imposta Iva per gli anni 2002 e 2004, la cui richiesta di annullamento era stata respinta in primo grado dalla Commissione Tributaria Provinciale di Napoli. Così l’amministratore straordinario del gruppo, il commercialista padovanoFrancesco Rinaldo De Agostini, ha dato l’incarico di impugnare la decisione sfavorevole e proseguire nella tutela delle ragioni.

Le tesi dei difensori sono state accolte dalla Commissione Tributaria: le cartelle di pagamento non contengono un'adeguata motivazione delle ragioni per le quali l’amministrazione straordinaria del gruppo Bernardi avrebbe dovuto pagare le ingenti somme al Fisco. Tale mancanza di motivazione negli atti impositivi non avrebbe, quindi, permesso alla società di difendersi per dimostrare sin dall’inizio la propria estraneità alle pretese del Fisco. 

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