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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Via Cividale / Via Cividale

Bandus, il bilancio di Pirone: "Udine ha le capacità per costruire una nuova memoria"

L'assessore alla Cultura al termine della manifestazione che per tre giorni ha trasformato la ex caserma Osoppo in un polo di cultura e di eventi

“La dimostrazione che Udine ha le energie e le capacità di costruire una nuova memoria e nuovi modelli, porsi in una posizione di primo piano a livello nazionale e re-interpretare un luogo destinato ad uso militare nel senso dell’inclusione e della creatività. Tutto questo, e molto altro ancora, è stato Bandus. Gli spazi dell’ex caserma Osoppo, da luogo periferico e abbandonato, per tre giorni si sono infatti trasformati in un centro della vitalità culturale della città. L’amministrazione comunale vuole ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a questa iniziativa e conferma il suo impegno e la sua disponibilità affinché questo momento possa aprire ulteriori nuovi percorsi in questo senso in futuro”.

Così, l'assessore comunale alla Cultura, Federico Pirone, al termine di “Bandus”, quarto dei sette avamposti di “Udine 1915-1918 Storie in corso”, l'articolato programma promosso dal Comune sotto la direzione scientifica di Luca Giuliani per ricordare il centenario della Prima Guerra Mondiale con un occhio puntato al futuro, alla contemporaneità e alle giovani generazioni.

Tanti, tutti partecipati, gli eventi proposti per questa terza “stazione” realizzati da venerdì 17 a sabato 19 dicembre grazie alla collaborazione con Cec, Emergency, Etrarte, Homepage Festival, Mgml Mestni Muzej Ljubljana, Puntozero. “In un momento come quello che stiamo vivendo – prosegue Pirone –, le città in particolare sono chiamate a modificarsi, a mutare l’organizzazione e la fruibilità dello spazio pubblico, a scoprire nuove forme di dialogo con la comunità e con il proprio passato, a re-inventare l’uso e l’abitudine a determinate convenzioni, a costruire una nuova memoria, a proporre nuovi modelli. La cultura rappresenta, in questo quadro, una chiave fondamentale per dare a questi processi un senso adeguato e una prospettiva. E Udine, con questa iniziativa, ha dimostrato di avere le energie e le capacità per fare tutto questo”.

Durante la tre giorni si sono susseguiti laboratori, conferenze, workshop creativi, incontri, installazioni, spettacoli, aperitivi e musica live che hanno visto salire sul “palco” dell'area abbandonata dell'ex Caserma Osoppo ospiti del calibro di Filippo Minelli, star dell'arte contemporanea (in residenza per Bandus insieme con tre artisti friulani, Lara Trevisan, Davide Bevilacqua e Carne), i filosofi Gianni Vattimo e Santiago Zabala, il giornalista e scrittore Tommaso Cerno e i Radio Zastava, irriverenti paladini dei ritmi balcanici.

“Udine – conclude Pirone – ha dimostrato di essere in grado di re-interpretare un luogo destinato ad uso militare nel senso dell’inclusione e della creatività. Il capoluogo friulano, infatti, è stata, forse, l’unica città in Europa che, a distanza di cento anni, ha praticato una nuova tregua. Ed è proprio quel momento che abbiamo voluto cogliere, trasformandolo in un'occasione di vitalità culturale per l'intera città”. 

Concluso questo quarto avamposto, l'appuntamento è ora dal 12 al 14 febbraio con “Corpi e anticorpi” che focalizzerà l'attenzione sulla propaganda e la satira nell'illustrazione della Grande Guerra.
 

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