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Cronaca

Incastrato l'uomo della coppola, in ginocchio la banda dei prelievi

Conclusa una vasta operazione dei carabinieri. Arrestate quattro persone alle quali sono contestati ben 65 capi imputazione su reati commessi nella zona che va da Udine alle Valli del Natisone

Conclusa e presentata oggi al Comando provinciale di Udine una complessa attività d'indagine denominata"Beauty Life" della Compagnia dei carabinieri di Cividale terminata con 4 ordinanze di custodia cautelare. Tre persone sono in carcere, una ai domiciliari. Si tratta di soggetti di etnia rom tutti “particolarmente attivi” - così sono stati definiti dagli uomini dell'Arma – e già noti per reati contro il patrimonio e specializzati in furti d'auto. Si tratterebbe, tra l'altro, della stessa banda che aveva compiuto un furto all'interno della vettura dell'ex attaccante dell'udinese, Cyril Thereau. Ai quattro sono contestati ben 65 capi imputazione su reati commessi nella zona che va da Udine alle Valli del Natisone dallo scorso dicembre a maggio 2017.

Prelievi al Casinò, negli uffici postali o nei bancomat

Le modalità dei colpi

Solitamente, attraverso diverse strategie  criminali, sottraevano bancomat, postamat, carte di credito e documenti personali, ma non denaro in contante. Modalità che permetteva loro di non porre la dovuta attenzione alle vittime, che così si accorgevano dei furti a distanza di tempo, solamente una volta avvenuti i prelievi in contanti. I furti avvenivano sempre all'interno di auto parcheggiate, possibilmente senza ricorrere allo scasso, e in genere di proprietà di cittadini stranieri, più lenti nei tempi di reazione. Subito dopo scattava la “massimizzazione” del provento, attraverso continui e reiterati prelievi o acquisti – anche di 3000 euro in un giorno-, sia in Italia che all'estero. 

Prima i furti, poi la festa nei night oltreconfine

I componenti della banda

Agli sportelli si presentava sempre Marco H., classe '79, individuato dai carabinieri come il leader della banda, che, come dimostrano le immagini delle telecamere, indossava una coppola per nascondere il volto. A dargli una mano il fratello Cristian C. – classe '84 -, Natascia P., la compagna – classe '1975 , e Giovanni H., lo zio – classe '67. Con parte del contante prelevato illecitamente i soggetti andavano poi a "festeggiare", andando a bere e mangiare, comprando beni accessori in Slovenia (ad esempio smartphone di ultima generazione) e prestazioni in locali d'intrattenimento in Austria. Il Gip Emanuele Lazzaro ha disposto gli arresti domiciliare a Natascia P. in quanto madre di più figli, di cui l'ultimo con soli pochi mesi di vita. Titolare del fascicolo è la pm Claudia Danelon.
I 4 componenti della banda

I 4 componenti della banda-2

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