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Cronaca

Presa la banda del "trenino": specialisti in rame e fotovoltaico

Il bottino complessivo ha raggiunto danni per un valore di 1 milione di euro. Indagate 21 persone ritenute responsabili di ricettazione all'estero e di furto aggravato e continuato in concorso in Friuli e nel nord Italia

Inizio dell'indagine

Nel mese di dicembre2016, la Compagnia di Cividale del Friuli ha avviato un'attività investigativa nei confronti di un gruppo di cittadini rumeni dediti al furto di rame situato nei campi fotovoltaici. Le indagini condotte nel nord Italia, hanno permesso di accertare che il sodalizio criminale transnazionale indagato si è reso responsabile,nel periodo dicembre2016-gennaio 2017, di almeno 7 episodi, di cui 3 tentati con un danno stimato superiore ai 500.000 euro.  Si tratta di una compagine Rom-Kalderash originari della provincia di Buzescuma stazionari presso il campo nomadi di Torino in via Germagnano,gruppo composto da decine di soggetti che negli ultimi anni,si è reso responsabile di decine di furti sul territorio nazionale. 

Inizio seconda indagine

Contemporaneamente è stata avviata dal Comando di Compagnia di Gradisca d’Isonzo,analoga attività d’indagine sul conto di un secondo gruppo di cittadini romeni dediti al furto sistematico di pannelli fotovoltaici installati presso varie strutture produttive della zona. Il materiale,una volta asportato in Italia, veniva trasferito in Romania attraverso i valichi stradali di Trieste e Gorizia per giungere nelle province di Arade Drobleta. Le attività condotte in Italia, hanno permesso di accertare che il gruppo criminale indagato si è reso responsabile,tra l’ottobre 2016 e marzo 2017,di 6 furti,su commissione,di pannelli destinati al mercato romeno,per circa un migliaio di elementi ed un valore approssimativo di 500.000 euro. Dal complesso delle indagini condotte, è emersa l’esistenza di due gruppi criminali caratterizzati da grande  dinamicità non solo sul territorio italiano,ma anche su quello europeo.

Invero,dalle informazioni acquisite nell’ambito dei due distinti procedimenti penali,sono emersi fatti e reati commessi dagli stessi soggetti anche in Paesi del centro-nord Europa,quali la Germania,la Polonia e la Svezia. Comune denominatore sono le basi logistiche in Romania chele attività svolte hanno qualificato anche come veri e propri depositi, punti di successivo smercio,centri decisionali e luoghi dove riparare nel caso di emissione di provvedimenti restrittivi.

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