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Cronaca

Dalla grappa al gelato: il re friulano dei distillati realizza il suo sogno da 5 milioni di euro

Il mastro distillatore Giovanni Tosolini, figlio del fondatore del noto marchio, Bepi, ha investito in un impianto di sterilizzazione per in gelato artigianale di qualità

L'azienda Bepi Tosolini investe nel settore dei dolci, puntando al gelato. "Sono e rimango un sognatore", afferma il mastro distillatore Giovanni Tosolini, figlio del capostipite e fondatore del noto marchio, Bepi. "I distillati rappresentano un mondo affascinante, e su cui continueremo a lavorare. Però, c'è di più. La pasticceria è sempre stato un mio pallino". Da anni ormai, un segmento delle distillerie Tosolini è dedicato al settore della pasticceria, con preparati ad hoc.

La nuova impresa

"La prima mossa in questo senso l'abbiamo fatta 30 anni fa, con l'acquisizione di clienti nel mondo dei dessert. Fornivamo prodotti utilizzando i nostri distillati concentrati. Poi è stata la volta delle gelatine di frutta. L'azienda ha così conosciuto un nuovo settore di sviluppo. Questo tipo di prodotto ha avuto necessità di pazienza e tempo, doti necessarie anche oggi" continua Giovanni.

Il gelato

L'idea della gelateria è il nuovo sogno di Giovanni. Un investimento da 5 milioni per un impianto di sterilizzazione che consente di ovviare al procedimento della pastorizzazione, e garantisce, sul mercato, un preparato per un gelato artigianale di qualità. 

'"Mi piacerebbe molto lasciare il segno: portare il gelato italiano nel mondo. Quello che noi forniamo è un preparato di altissima qualità, che consente alla gelateria, in qualsiasi parte del mondo, di produrre un gelato eccellente. Si tratta di una miscela su cui abbiamo lavorato parecchio. Il risultato finale è un gelato italiano mantecato fresco". Da questa idea nasce la prima gelateria firmata Tosolini: a Lignano Sabbiadoro, dal nome ‘Cremoso’, recentemente inaugurata. 

L'attività

Le Distillerie Tosolini di Povoletto hanno chiuso il bilancio del 2019, con ricavi oltre gli 11 milioni e guardano fiduciosi al 2020, con 40 addetti all’attivo. Le conseguenze generate dall’epidemia da Coronavirus sono ben presenti, tanto da aver "mutato le prospettive di breve termine", afferma il presidente Giovanni Tosolini. Tuttavia, "si spera dovrebbe trattarsi di una deviazione transitoria" continua. 

Il bilancio 2019 ha fatto segnare inoltre, un margine operativo lordo in crescita del 14,68% rispetto all’anno precedente. Cresce anche l’utile dell’8 per cento, a oltre 900mila euro

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