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Mercoledì, 24 Aprile 2024
agricoltura

Aumento dei costi di irrigazione del 65%, l'allarme del Consorzio Pianura Friulana

Non è solo il perdurare della siccità a preoccupare, sotto la lente anche le spese di energia per gli impianti irrigui che sono aumentate a dismisura rispetto all'anno scorso

Esprime preoccupazione il Consorzio di Bonifica Pianura Friulana per l'andamento dei costi correlati all'esercizio degli impianti irrigui.  L’energia consumata nel primo semestre 2022 è aumentata, rispetto al 2021, del 20 per cento circa mentre i costi rispetto al 2021 sono cresciuti del 65%, arrivando a circa 2 milioni e 735 mila euro rispetto al milione e 650 mila.976,17 euro dell'anno precedente. Quasi sicuramente la bolletta energetica aumenterà in maniera ancor più evidente con i consumi di luglio, a causa dell'ulteriore incremento dei costi dell'energia.

Siccità

La campagna irrigua prosegue regolarmente, nonostante il perdurare dell'assenza di precipazioni degne di nota. Il personale del Consorzio di Bonifica Pianura Friulana si sta adoperando per ridurre al minimo eventuali disagi all’utenza, specie nelle aree in cui è più marcato il calo dei livelli della falda freatica, in particolare tra Remanzacco e Premariacco, in alcune zone del Medio Friuli (comuni di Lestizza, Bicinicco, Mortegliano e Codroipo) e nella zona di Rivignano – Teor. In tali aree sono in corso interventi per garantire l’irrigazione preservando l’integrità degli impianti di pompaggio.

Piogge del 2 agosto

La derivazione dal fiume Tagliamento a Ospedaletto di Gemona del Friuli ha beneficiato delle piogge di lunedì 2 agosto, che hanno consentito di ridurre temporaneamente le integrazioni di A2A dal serbatoio dell’Ambiesta fino a 4 mc/s (attualmente il valore è già stato aumentato a 6 mc/s). Inoltre, è stato inoltre possibile ripristinare la portata del canale di Bressa e degli usi domestici di Dignano e Carpacco, e riprendere l’irrigazione di soccorso. Le precipitazioni nel bacino del Torre hanno avuto minore entità e non hanno consentito la riapertura della roggia Cividina.

Nella Bassa

Nella zona Bassa Occidentale l’area più critica rimane quella del comprensorio “Torsa Irriguo” nei comuni di Rivignano – Teor e Pocenia. Qui non è possibile, purtroppo, garantire a tutti i terreni il servizio irriguo a causa della ridotta portata dei corsi d’acqua di risorgiva da cui si attinge l’acqua. Nella zona Bassa Orientale non vengono segnalate particolari criticità, pur in una situazione particolarmente delicata a causa del calo di portata dei corsi d’acqua di risorgiva.

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