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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Aumentato il contributo al Far East Film Festival, ma "si può fare di più"

La giunta comunale ha alzato il finanziamento a 100mila euro (gli anni scorsi era a 80). «Significa che la ritengono importante. Ne siamo ovviamente contenti», ha commentato Thomas Bertacche. Ma il festival rappresenta un notevole dispendio di soldi ed energie

Per il Far East Film Festival questo e altro. L'assessore alla Cultura Federico Pirone ha deciso di alzare il finanziamento comunale alla manifestazione portandolo da 80 a 100mila euro. Era stata l'amministrazione Honsell a farlo per la prima volta nel suo ultimo anno, che corrispondeva al 20esimo anniversario del festival: il finanziamento era stato portato da 80mila a 100 più un finanziamento aggiuntivo di 40mila euro direttamente dalle attività turistiche, per finanziare gli eventi in città. Nel 2018, infatti, l'intera via Mercatovecchio era stata trasformato in un villaggio fareastiano, con una Little Chinatown nel cuore di Udine dove ogni giorno e ogni notte si erano alternati eventi e appuntamenti. L'amministrazione Fontanini aveva poi ridotto nuovamente la sovvenzione, riportandola agli iniziali 80mila. «La precedente amministrazione non aveva ancora deliberato il contributo e visti i 25 anni appena festeggiati ci è sembrato doveroso. Non spendo parole sull'internazionalità e il prestigio di questo festival, riconoscendo anche il lavoro che è stato fatto in tutti questi anni, rendendo viva la città», ha dichiarato Pirone. 

Come sei bella Udine quando c'è il Far East

«Siamo lieti che abbiano dimostrato interesse nei confronti della manifestazione, significa che la ritengono importante. Ne siamo ovviamente contenti», ha commentato Thomas Bertacche, direttore tecnico organizzativo del Cec. Una contentezza che lascia trapelare anche un velo di fatica. Il festival, infatti, è diventato negli anni una macchina organizzativa di grandissime proporzioni: ospiti da tutto il mondo e appassionati che riempiono la città per dieci giorni danno la misura di quanto significativo sia non solo l'impatto che l'evento ha su Udine ma anche di quanto lavoro, spesso volontario, ci sia dietro. L'impressione è che per sfruttare tutte le potenzialità di un evento ormai mondialmente riconosciuto, il budget non sia mai abbastanza. «Per sviluppare le potenzialità del festival sarebbe necessario un lavoro congiunto tra Comune, Regione e ministero della Cultura e degli Esteri», ha chiuso Bertacche. 

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