La stazione di Udine ha, finalmente, i suoi ascensori funzionanti. Almeno in parte. Gli alpini non c'entrano. Per Rfi si tratta di "pura fortuna". Una coincidenza attesa anni e il cui compimento ha subito una decisa accelerata negli ultimi giorni. Un'azione congiunta tra Regione Friuli Venezia Giulia, con l'assessora alle Infrastrutture Cristina Amirante e, soprattutto, il pressing dell'assessore comunale alla Mobilità e lavori pubblici Ivano Marchiol. "Nei giorni scorsi ho sentito la responsabile di Rfi a Roma, la dottoressa Martini, e il responsabile tecnico del Nordest: oltre a verificare che oggi fosse davvero il giorno tanto atteso dell'attivazione, ci siamo accordati per un incontro la prossima settimana al fine di capire i tempi per la realizzazione degli ascensori che mancano". Marchiol ha dimostrato ovvia soddisfazione per il funzionamento dell'elevatore che dal binario 1 porta ai binari 5 e 6, ma "ancora non basta". Le persone con disabilità che si muovono in carrozzina, infatti, fino a oggi potevano salire solo sui treni che arrivavano sul primo binario (con conseguente lavoro dei tecnici di Rfi a cui spettava il compito di "dirottare" gli altri convogli e modificare orari). Da oggi l'accesso è consentito anche ai binari 5 e 6. Mancano dunque i binari 3, 4, 7, 8 e 9. 

Le lungaggini

La ditta appaltatrice aveva abbandonato i lavori, lasciando le imprese successive con una serie di problemi tecnici e burocratici da risolvere. Piccole cose, ma che hanno reso impossibile fino ad oggi il via libero tanto atteso. "Volevamo essere pronti per Pasqua, ma ci è stato impossibile", dicono i responsabili di Rfi presenti in stazione questa mattina. L'entusiasmo è palpabile, tutti attendevano con ansia questo momento, non solo per garantire l'accessibilità a quante più persone possibili, ma anche per risparmiarsi le difficoltà di deviare treni e orari per permettere l'arrivo dei convogli riservati sul binario 1. "È stato quasi più emozionante che la nascita del mio primo figlio", ha dichiarato il responsabile della sala blu, Angleo Tarallo. Negli ultimi giorni sono stati ultimati i dettagli finali: la videosorveglianza, una scheda tecnica che si era fulminata ed è stata sostituita in tempi record e le pulizie. 

Il via

Il primo a testare ufficialmente l'ascensore è, ovviamente, Marchiol. Anzi, inconsapevolmente due turisti arrivati al binario 5 ci sono saliti senza sapere che era ancora in collaudo. Poi il primo viaggio del neo assessore, dal binario 1 al marciapiede che unisce i binari 5 e 6. Funziona tutto regolarmente, il personale di Rfi è soddisfatto e Marchiol anche. "Il prossimo step sarà capire come salire agevolmente sui treni", commenta non senza sarcasmo. L'appuntamento per stabilire i prossimi passaggi sarà dunque la prossima settimana, ma intanto anche la stazione di Udine ha i suoi ascensori.