Attacco hacker a un'azienda di Attimis, i pirati informatici entrano da un pc collegato per lo smart working
I vertici aziendali: "Salvaguardato il patrimonio intangibile dell’azienda, ma gli specialisti della sicurezza dovranno rendere questa nuova forma di lavoro sempre più blindata"
Un attacco informatico in grande stile e capace di penetrare in un rodato sistema di sicurezza. È ciò che ha dovuto subire Eurolls, l’azienda di origine friulana tra le migliori al mondo per la produzione di rulli in acciaio e carburo di tungsteno.
A rischio una commessa da 12 milioni di euro
Mentre l’azienda si trova in un momento di grande lavoro, una commessa vinta negli Stati Uniti da 12 milioni di euro e che comportava la decisione di un ampliamento nella filale produttiva di Villa Santina, il sistema informatico e tutta la posta elettronica aziendale sono stati paralizzati per quasi un mese. La causa è stato un hacker che è riuscito a violare le maglie di sicurezza attraverso il computer di un dipendente dell’azienda che stava lavorando in smart working.
Nessuna richiesta di riscatto in bitcoin
Un attacco dai contorni ancora da definire nelle sue origini e finalità, posto che, assicurano dall’azienda, “sin qui non è stato chiesto alcun riscatto in bitcoin, come di solito avviene in questi casi”.
Con 149 dipendenti e 29 milioni di fatturato, Eurollos, che ha il quartier generale ad Attimis, la sede di Villa Santina e quelle estere in Messico e Brasile, ha messo in atto subito tutte le azioni per mettere in sicurezza i beni intangibili dell’azienda, blindare la propria rete informatica e reagire nel più breve tempo possibile al danno provocato dall’intrusione.
La vulnerabilità dello smart working
“Pur essendo una necessità e una validissima opportunità in tempo di necessario distanziamento sociale causa Covid, lo smartworking rivela una certa vulnerabilità cui gli specialisti della sicurezza dovranno dare al più presto risposte sempre più stringenti ed efficaci”, considerano i vertici aziendali.