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Cronaca

Nonino sul caso profughi al Moretti: "Colpa di Cie e Cara"

Secondo l'assessore all'immigrazione, sono strutture inutili che portano disagio anche a Udine. Nonino risponde a Tanzi, che l'aveva criticata per la sua presenza alla manifestazione di Gradisca. "Sono questioni che riguardano tutti"

“Forse al consigliere Vincenzo Tanzi sfugge il fatto che sono assessore all’Inclusione sociale del Comune di Udine con deleghe anche sugli immigrati. Se se ne fosse ricordato avrebbe anche colto la relazione tra la mia presenza al Cie di Gradisca e il mio ruolo, visto che quelle persone, se rilasciate – Tanzi sa bene se non vi è rimpatrio vi è il rilascio sul territorio regionale – verranno a bussare anche alle porte di Udine. Anche Tanzi quindi avrebbe compreso la strettissima correlazione tra i problemi di Gradisca e quanto avviene a Udine”. L’assessore ai Diritti e all’Inclusione sociale del Comune di Udine, Antonella Nonino, replica così al consigliere comunale Vincenzo Tanzi sul tema della gestione dei profughi. "Invece di interessarsi dei problemi di Udine - aveva detto il vicepresidente del gruppo Pdl -, l’assessore Antonella Nonino va a manifestare al Cie di Gradisca. Sarebbe corretto capire a che titolo è andata lì a portare solidarietà agli immigrati clandestini. Per questo, se la sinistra è impegnata a guardare altrove, il Pdl vigilerà affinché i parchi della città non si trasformino in centri di accoglienza non autorizzati".

Per l’assessore comunale questo tema deve essere sviscerato attraverso un ragionamento complessivo. “Se il collega Tanzi avesse visitato Cie e il Cara, strutture imposte da Roma, avrebbe capito anche altre cose – continua Nonino –. Per esempio quanto costa quell’enorme struttura e quanto pesa sui territori che la ospita in termini di impoverimento economico ma anche etico, forzati come sono a fare politiche dispendiose che regalano insicurezza al nostro territorio e impongono luoghi di sospensione dei diritti. In questo caso il consigliere Tanzi avrebbe forse capito perché tanti amministratori locali di Comuni, Province e Regione erano là. E forse, considerata l’attenzione che il Pdl dichiara di avere sulla questione, capirebbe che non è un tema di una parte, ma una emergenza che tocca tutti noi, a livello etico, economico e di sicurezza sul territorio. Il tema non è la solidarietà ai clandestini, ma la presa d’atto del fallimento totale di questo dispendioso sistema e la volontà di dimostrare che le comunità locali richiedono sul territorio regionale un’altra gestione dei flussi migratori non previsti dalle quote”.

Nonino interviene anche sul parco Moretti. “Il Comune – spiega – ha attivato, dal 15 luglio, i servizi del territorio (docce, mensa, Fogolar, equipe di contatto, volontari Caritas) e si mette ulteriormente a servizio della Prefettura per la gestione di questa emergenza. Al Prefetto formuleremo delle proposte, condivise con Caritas, Centro Balducci, Vicini di Casa onlus, Casa dell’Immacolata, Nuovi Cittadini onlus, per individuare soluzioni di accoglienza rapide ed efficaci volte a far sì che mai più a Udine vi possa essere una situazione del genere. Non possiamo, infatti, dimenticare di chi è la competenza territoriale sui cittadini attualmente al parco Moretti. E non ci possiamo permettere di certo fughe in avanti del Comune non concordate con Prefettura e Questura, che comporterebbero costi di accoglienza totalmente a carico dei cittadini udinesi, senza alcuna progettualità”.

Nonino conclude richiamando l’attenzione di Tanzi sugli attuali sistemi di gestione dell’immigrazione. “Se Cie e Cara fossero minimamente utili – sottolinea Nonino –, non ci troveremmo a dover utilizzare risorse dei Comuni per affrontare questo tipo di emergenze. Ben venga la commissione, ben venga l’attenzione del Pdl al problema – conclude Nonino –, augurandoci sempre che questo tipo di attenzione non si ponga come obiettivo la mera strumentalizzazione, ma la costruzione di progetti validi per il territorio. Voglio ringraziare le cittadine e cittadini che in modo spontaneo in questi giorni hanno aiutato i ragazzi del parco Moretti. Un’ulteriore dimostrazione di come questa comunità si ponga di fronte alle questioni in modo serio, schivando strumentalizzazioni e agendo dove serve”.

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