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sospensione idrica / Pasian di Prato / Via Nogaredo, 13

Sospesa l'acqua: 50 bambini del nido devono rimanere a casa

Le autobotti sostitutive messe a disposizione del Cafc hanno servito soltanto la scuola dell’infanzia e quella elementare di Passons, il Gruppo Zaffiro e l’Ente Fiera di Martignacco, lasciando a secco il nido

L'avviso dei lavori di modifica della condotta di distribuzione idrica, con la segnalazione della conseguente sospensione del servizio nel giorno 21 aprile, era arrivato lo scorso martedì. Il Cafc aveva dunque avvisato i e le residenti di Passons, l'Ente Fiera e il Gruppo Zaffiro dei disagi per la giornata di ieri, comunicando altresì che il servizio di fornitura idrica sarebbe stato comunque erogato, per la scuola dell’infanzia e quella elementare di Via Zorutti a Passons, per il Gruppo Zaffiro e l’Ente Fiera, con l’ausilio sostitutivo di autobotti. Tutto bene, compatibilmente con il disagio, se non fosse che a rimanere fuori da questo servizio sostitutivo è stato il solo nido d'infanzia "La torre di Mago Merlino", di via Nogaredo, che ha quindi dovuto chiudere lasciando a casa una cinquantina di bambini.

«Quando ho saputo che il Cafc avrebbe chiuso l'acqua - ci racconta Pamela Lerussi, una delle titolari del nido - ho chiamato immediatamente per sapere se avremmo potuto essere serviti anche noi del nido, con le autobotti. Mi è stato risposto che ormai non ce n'erano più a disposizione. Sono rimasta amareggiata, perché l'erogazione è stata garantita sì alle scuole pubbliche di Passons, ma anche a enti privati come Zaffiro ed Ente Fiera e non mi è stato spiegato il perché, né come fare per chiedere il servizio con le autobotti in tempo».

I disagi

La scelta per Lerussi è stata ovvia: il nido senz'acqua non si può aprire. E così bimbi e bimbe, una cinquantina in tutto, sono dovuti rimanere a casa con l'esplicito disagio per le famiglie. «Per un momento abbiamo pensato di arrangiarci, con secchi, bottiglie e quant'altro. Ma in tempo di covid non è proprio il caso. Non ci si può lavare le mani e tenere taniche piene d'acqua in giro con bimbi e bimbe così piccole è pericoloso e antigienico. Qualunque cosa senza acqua corrente diventa difficile, anche lavare i tavoli dopo mangiato. Alcuni genitori ci hanno detto che ci avrebbero portato loro delle bottiglie, ma non era proprio fattibile. Io e le mie colleghe siamo venute comunque a lavorare, per sistemare materiali e altro, ma non abbiamo potuto ospitare i piccoli e le piccole... è stato pesante dover tenere chiuso».

Il Cafc

«Solitamente provvediamo in tempo a identificare le possibili situazioni coinvolte dalle nostre chiusure, ma non potendo chiamare singolo per singolo ci affidiamo alle indicazioni del Comune o dei referenti di zona. Siamo molto dispiaciuti per questa situazione, ma evidentemente chi doveva segnalarci anche la situazione del nido non l'ha fatto. Oltretutto siamo in grado di chiedere autobotti in più, ove necessario», ha commentato Patrizia Sittaro del Cafc, che ha provveduto immediatamente a mettersi in contatto con le responsabili del nido per chiarire l'equivoco. 

«Da parte nostra abbiamo avvisato per tempo tutti i referenti del territorio, l'Auser, i Comuni di Pasian di Prato e Martignacco, l'Azienda sanitaria e l'Isituto complrensivo - aggiunge Fiorenza Campion, responsabile della comunicazione del Cafc -. Mi chiedo come mai quest'ultimo non ci abbia segnalato la presenza del nido, benché privato. Sono molto dispiaciuta per l'accaduto che spero ci aiuti a gestire ancora meglio le prossime circostanze».

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