Ricordate la vicenda dello scorso luglio, quando Asamoah Gyan - ex attaccante dell’Udinese ai tempi di Pasquale Marino - rischiò la vita per salvare l’amico e cantante Castro e la sua fidanzata, poi morti annegati? I risvolti hanno dell’incredibile. Il giocatore, secondo quanto rivela il britannico Mirror, è sotto i riflettori dei media del suo paese, che lo accusano di omicidio e occultamento di cadavere 

Come riporta la versione on-line del quotidiano inglese i corpi dei due non sono mai stati trovati, e i media hanno accusato il calciatore di aver trafugato il cadaveri per un rituale di sacrificio umano che sarebbe servito ad aiutare la sua carriera sportiva.

All’accusa è seguita la smentita da parte dell'avvocato di Asamoah, Kissi Agyabeng, in una conferenza stampa convocata per l’occasione: “Asamoah ha perso in poco tempo la madre e il suo migliore amico. Le persone gli sono state vicino ma raccontare questo non vende. Quindi i media hanno preferito accusarlo di aver ucciso Castro e aver trafugato il suo corpo per un sacrificio spirituale. Gyan non ha nessuna responsabilità - ha concluso l'avvocato - Castro è uscito in mare e nessuno sa cosa sia successo. Castro era per lui un fratello e Asamoah non gli avrebbe mai fatto del male, lui ora è sotto shock”.