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Cronaca

Scappa all'estero dopo aver messo a segno rapine e aggressioni

L'uomo, latitante in Germania, è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Udine

Lo scorso novembre, il latitante A. T. 35 enne, cittadino kosovaro, pregiudicato, già abitante in Campoformido, è stato catturato all’aeroporto di Stuttgart in Germania all’esito di un’indagine diretta dalla Procura della Repubblica di Udine e condotta dalla Squadra Catturandi dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Udine. A suo carico, la Procura della Repubblica friulana aveva emesso un provvedimento restrittivo dovendo il medesimo espiare una pena definitiva di 4 anni, 3 mesi e 10 giorni di reclusione poiché riconosciuto colpevole dei reati di rapina e lesioni personali da lui commessi in provincia di Gorizia l'8 marzo del 2011 e a Udine il 28 marzo del 2012, in ordine alle quali era stato definitivamente condannato.

Le indagini

In ragione del provvedimento a suo carico, l'uomo si era reso irreperibile, abbandonando il territorio nazionale. Per tale ragione la Procura della Repubblica di Udine aveva attivato immediate ricerche, determinando l’emissione di un Mandato d’Arresto Europeo e delegandone l’esecuzione a questo Nucleo Investigativo. Le indagini, sviluppatesi sotto la costante direzione dell’Autorità Giudiziaria friulana e con il coordinamento e supporto dei Servizi Interpol e S.I.RE.N.E. del Ministero dell’Interno, in collaborazione con i collaterali organismi di polizia esteri, hanno permesso di localizzare e catturare il latitante all’interno dell’Aeroporto internazionale di Stuttgart, mentre lo stesso, sentitosi braccato, si stava dileguando verso un altro stato. Le operazioni, iniziate nel mese di gennaio 2019 con l’emissione di un primo provvedimento restrittivo, si sono concluse ieri a con il trasferimento del soggetto dalla Germania all’Aeroporto di Roma Fiumicino.

Le rapine messe a segno

L'8 marzo 2011, a Gorizia, era stata perpetrata una rapina all'interno di un esercizio pubblico, nel corso della quale tre rapinatori, rimasti gli unici avventori nel locale, avevano aggredito il titolare, trascinandolo con violenza in bagno e facendolo cadere a terra. Nonostante le percosse e le minacce, il titolare era riuscito a liberarsi, a chiudere all’interno del locale uno dei rapinatori ed a chiedere l’intervento delle Forze di Polizia che, al loro arrivo, avevano tratto in arresto il rapinatore e, a seguito delle conseguenti indagini, erano risaliti all’identità dei complici, tra i quali proprio Arton Thaqi. La rapina aveva fruttato ai rapinatori oltre 5.000 euro. Inoltre durante la notte del 28 marzo 2012, a Udine, nel corso di una rissa all'interno di un pubblico esercizio, uno degli addetti alla sicurezza, che era riuscito a bloccare uno dei rissanti, era stato colpito con una bottiglia al capo da un altro soggetto. La vittima, soccorsa da un altro cliente, era ricorsa alle cure dei sanitari che gli diagnosticavano una ferita lacero contusa ad andamento irregolare, giudicata guaribile in 7 giorni. Le indagini avevano permesso di identificare nell'uomo la persona che aveva colpito alla testa l’addetto alla sicurezza, accertando, inoltre, che durante la rissa lo stesso aveva lanciato alcuni bicchieri addosso ai clienti presenti nel locale.

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