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Cronaca

Sei arresti per corruzione, in manette anche un poliziotto

L'indagine della squadra mobile di Palermo, che ha preso impulso da un'attività parallela svolta dai colleghi di Udine su una banda specializzata in assalti ai danni di banche. In manette anche un agente

L'accusa è pesante. Avrebbe fornito informazioni sulle indagini in corso in cambio di denaro. Operazione della squadra mobile: un poliziotto in servizio a Palermo è finito in manette, insieme ad altri cinque palermitani. Sono tutti accusati di corruzione. L'indagine, condotta dalla polizia di Palermo ed avviata nel dicembre del 2014, ha preso impulso da un'attività parallela svolta dai colleghi di Udine su un gruppo di rapinatori specializzati in assalti ai danni di istituti di credito del Nord Italia.

I destinatari dei provvedimenti restrittivi sono: Giuseppe Prestigiacomo, 44 anni, il poliziotto; Piero Madonia, 45 anni, di Ballarò, pluripregiudicato per rapina e al momento detenuto agli arresti domiciliari all'Albergheria; Vito Leale, 54 anni, pluripregiudicato per rapina e stupefacenti e al momento detenuto nel carcere di Sciacca; Guido Riccardi, 31 anni, del quartiere Capo, pluripregiudicato per rapina e adesso detenuto nel carcere di Trieste; Rosolino Lo Iacono, 44 anni, del quartiere Villagrazia (pluripregiudicato per rapina e al momento detenuto nel carcere di Trapani);  Deborah De Lollis, 47 anni, incensurata e moglie di Lo Iacono. Sono stati tutti messi agli arresti domiciliari tranne Lo Iacono, per il quale è stato disposto il trasferimento in carcere.

Attraverso complesse e delicate investigazioni, svolte anche con il supporto di attività tecniche, gli investigatori palermitani sono riusciti a raccogliere elementi "fortemente indizianti" su un grave episodio di corruzione che avrebbe coinvolto un agente appartenente alla polizia, "che avrebbe ricevuto somme di denaro dai membri della banda in cambio di informazioni su indagini sul loro conto", dicono dalla Questura. Così facendo la "talpa" avrebbe aiutato la banda rassicurando Lo Iacono sul fatto che non ci fossero cimici nelle auto da lui utilizzate.

Proprio una settimana fa altri agenti erano stati coinvolti in vicende di presunta corruzione. Soldi e regali per "perdonare" automobilisti e motociclisti: con questa accusa la polizia mercoledì scorso aveva arrestato tre uomini della Polstrada palermitana, attualmente in servizio nel compartimento "Sicilia Occidentale".

(da PalermoToday.it)

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