Derubava le vittime abbracciandole, arrestata la specialista
Si tratta di una donna che si rifugiava in Romania. L'operazione è stata condotta dalla Squadra mobile di Udine
Doppia operazione della Squadra mobile di Udine nei giorni scorsi, che ha permesso di assicurare alla giustizia italiana due latitanti che si nascondevano in Romania.
Furti nella Bassa
Ha forzato i distributori automatici negli esercizi commerciali, ha aggredito per futili motivi un connazionale e compiuto un furto in abitazione. Inoltre, assieme ad altri due connazionali, si è reso responsabile di un furto di abbigliamento, di ingente valore, in un negozio di Portogruaro. Agiva tra il centro del vecchio Mandamento e la Bassa Friulana, tra il 2012 e il 2014. Per questo motivo un cittadino rumeno residente in provincia di Udine dal 2018 è stato condannato a 3 anni, 6 mesi e 25 giorni di carcere. Trasferitosi successivamente nella nazione di origine, senza una fissa dimora, non era più rintracciabile da tempo. Dopo lunghe e articolate indagini della Squadra mobile di Udine, con il concorso della Direzione centrale della Polizia criminale, è stato rintracciato a Bucarest, dove è stato arrestato con mandato emesso dalla Procura di Trieste. Sono in corso le procedure estradizionali.
La ladra degli abbracci
Lo scorso 8 marzo è stata estradata in Italia dalla Romania – e successivamente condotta al carcere femminile di Rebibbia a Roma – una 34enne cittadina rumena, che il 9 febbraio era stata arrestata a Fetesti. La donna deve scontare una pena di 9 anni e 10 mesi, emessa a seguito delle condanne dei Tribunali di Udine, Modena e Bergamo, per furti che si sono verificati fra il 2015 ed il 2020. Le sono stati addebitati molti reati compiuti attraverso la “tecnica dell’abbraccio”. Le indagini esperite dalla Squadra mobile di Udine hanno permesso di accertare che la condannata non si trovava in Italia e che nel 2022 aveva cambiato il cognome.
