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Cronaca Centro / Via Mercatovecchio

Via Mercatovecchio chiuderà al traffico, il Comune ha accolto il quesito referendario

Il referendum non sarà necessario e il centro storico tornerà ad essere vietato alle auto private, mentre saranno ridiscusse la Ztl e la mobilità urbana

È stato accolto dalla Giunta comunale il quesito referendario proposto per la chiusura del centro al transito delle auto private. A seguito dell’accoglimento, che verrà formalizzato il 25 marzo in consiglio comunale, sarà così confermato il divieto attualmente in parte sospeso, di transito ai veicoli (salvo le deroghe previste) in via Mercatovecchio, Manin, Vittorio Veneto (tra piazza della Libertà e l’oratorio della Purità), via della Prefettura (tra via Manin e via Lovaria), Sarpi, Valvason, Portanuova, vicolo della Banca, vicolo Molin Nascosto, piazzetta Valentinis, piazza della Libertà, piazza Marconi, via Bartolini, il lato sud di piazza San Cristoforo, vicolo Sillio e via Caiselli. La Giunta si riserva di rinviare, nell’ambito dell’aggiornamento del piano urbano del traffico, eventuali modifiche al regolamento e all’estensione della Ztl (con riferimento a via Palladio, via Stringher, via Savorgnana, piazza Duomo, vicolo Florio e il lato nord di piazza San Cristoforo). Questo perché gli effetti sulle componenti di traffico transitanti rendono necessaria un’accurata e approfondita analisi, anche alla luce della riorganizzazione del sistema del trasporto pubblico locale in fase di definizione con la Regione Fvg e il concessionario del trasporto pubblico locale. La chiusura al traffico dovrebbe essere prevista una volta terminati i lavori di pavimentazione di Mercatovecchio che il sindaco Pietro Fontanini ha auspicato sarà entro Natale 2019.

Il comitato autostoppisti

«Finché non vedo non credo», questa la reazione a caldo di Ivano Marchiol, promotore del quesito referendario che ha raccolto 3500 firme in soli sette giorni tramite il Comitato Autostoppisti, chiedendo che venga istituita una zona nella quale il traffico veicolare di privati sia vietato salve specifiche deroghe. «Trovo che il cambiare idea sia un sintomo di intelligenza però, purtroppo, a causa delle scelte del sindaco si è già buttato al vento un anno durante il quale sono stati fatti dei danni non solo dal punto di vista della qualità dell'aria, ma anche valoriale per il centro storico». C'è quindi una parziale soddisfazione in chi si è battuto tanto per raggiungere questo risultato, a fronte di alcune scottature prese nei mesi scorsi. «È stata inviata una Pec al sindaco giorni fa, perché il termine ultimo per la presentazione del referendum è il 22 marzo, quindi tra poco... ma non siamo mai stati chiamati. Non vorrei che, finché non c'è la delibera e non possiamo avere accesso ai documenti, questo sia solo un modo per prendere tempo!»

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