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125mila euro per la nuova Sala Ajace: "Con la crisi quei soldi potevano essere spesi per altro"

La giunta comunale ha approvato i lavori per il nuovo assetto funzionale dello spazio pubblico. A contestare l'uscita di cassa il capogruppo dem in consiglio Alessandro Venanzi

La giunta comunale di Udine ha approvato, lo scorso 14 aprile, un progetto per lavori finalizzati al nuovo assetto funzionale di Sala Ajace. Il totale di spesa è pari a 125mila euro. L'uscita è così suddivisa: lavori edili 52.638,40 euro, 22.441,60 euro per gli impianti elettrici, 19.376,52 euro di spese tecniche (compresi i contributi previdenziali). Il restante è previsto per l'Iva e imprevisti vari. A sollevare dubbi sull'opportunità di sostenere questo investimento da parte del Comune di Udine è il capogruppo del Pd Alessando Venanzi. «L'idea di rivedere il layout interno della sala non è di oggi, ne abbiamo parlato varie volte in passato. Ma spendere tutti quei soldi mi sembra eccessivo in un momento storico dove le attività economiche escono dal covid o si incomincia a rimborsare i famosi 25mila euro allo Stato e le famiglie che chiedono rateizzazione per le bollette. La scelta della giunta mi sembra anacronistica».

Un'immagine del progetto

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Il restauro

Il progetto rappresenta una revisione di quello preliminare approvato con una delibera di giunta dello scorso 28 settembre 2021, a cui aveva fatto seguito l’autorizzazione con prescrizioni della Soprintendenza. "Dal momento che le prescrizioni hanno comportato una modifica sostanziale del progetto ed un aumento della spesa si è deciso in accordo con il RUP di presentare un nuovo Progetto Preliminare con le modifiche degli elaborati grafici di progetto e il Quadro Economico aggiornato", si legge nella determina pubblicata sul sito del Comune di Udine. "Rispetto al progetto precedentemente approvato le modifiche riguardano la fornitura e la posa in opera di un nuovo schermo con salita dal basso comprensivo di un mobile retrobanco che lo contiene". Da qui la conta delle spese che arriva a un'approvazione pari a 125mila euro in totale. 

Un'immagine del progetto

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«È vero che Fontanini ha avuto la fortuna di avere più soldi di tutti i sindaci dal dopoguerra in poi, ma con gli avanzi di bilancio si possono fare tante cose. Si può, ad esempio, attivare un tesoretto serio in aiuto alle famiglie udinesi», continua Venanzi. «Il tema è che in questo momento ci sono un sacco di soldi, ma dobbiamo usarli con razionalità. Forse c'è una certa frenesia di fine mandato, basta vedere con i cantieri del centro cosa sta succedendo, attivati tutti assieme creando una grande confusione, con i mezzi di soccorso che non riescono a passare», conclude il consigliere.

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