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Cronaca Palmanova

«Il piano regionale sanitario è saltato da mesi: chiedo ai NAS di ispezionare l'ospedale»

Il sindaco di Palmanova Martines: “Già tre lettere a Fedriga, Riccardi e Braganti per segnalare i problemi. I NAS vengano anche a Palmanova. Il piano regionale, per la seconda ondata, è saltato da mesi”

L'emergenza sanitaria in Fvg continua a preoccupare. «Continuerò allo stremo a ripeterlo, come sto facendo da mesi tramite tre lettere ufficiali, continui messaggi o sui giornali, rivolgendomi a Fedriga, Riccardi e all’Azienda Sanitaria udinese: il piano regionale per la gestione dell’emergenza era inadeguato ed è ormai completamente saltato», accusa il primo cittadino di Palmanova Francesco Martines.

L'accusa

«Medici e operatori sanitari sono allo stremo e non riescono più a fronteggiare l’emergenza. Lunghe file di ambulanze sostano per ore davanti ai Pronto soccorso. L’Ospedale di Palmanova è diventato un centro Covid, in cui si fatica a dare risposta ai bisogni dei malati. Per non parlare delle altre patologie, ormai da tempo senza risposte adeguate. Per questo, come fatto a Udine, chiedo ai NAS di controllare la situazione e ispezionare il nosocomio palmarino per vedere se sono rispettate le minime norme di sicurezza. Mancano medici e operatori, mezzi e programmazione, c’è continua commistione tra malati e personale covid e non covid, l’emergenza è in seria difficoltà e le attese sono lunghissime», continua Martines in una nota.

Il grido d'allarme

Con queste parole il Sindaco di Palmanova, Francesco Martines, si unisce al grido d’allarme lanciato, in un appello inviato ai vertici regionali e all’ASUFC, da un comitato intersindacale dei dirigenti medici e sanitari del Friuli Venezia Giulia. Gli operatori del settore sanitario “denunciano in modo realistico e documentato una situazione insostenibile, risultato di una carenza di strutture fisiche e di personale per l’assistenza dei pazienti COVID”.

E aggiunge il Sindaco Martines: «Ormai a Palmanova abbiamo solo malati covid, in tutti i reparti della struttura. I cittadini della Bassa Friulana hanno paura di avvicinarsi all’Ospedale. Esistono anche altre patologie che vanno curate, persone anziane o bisognose di cure che ora sono costrette in casa o a lunghi spostamenti per essere assistite. Chi ha gestito e sta gestendo il sistema sanitario sta commettendo gravi errori che comprometteranno il servizio sanitario territoriale anche nel post emergenza».

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