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Cronaca via Gervasutta

Appello al Sindaco: “Il Centro Gravi Gravissimi al Comune di Udine”

Il presidente Fontanini chiede ad Honsell di condividere l’istanza dinnanzi alla Regione Fvg

“La proprietà del Centro Gravi Gravissimi vada al Comune di Udine”. L’appello è del presidente della Provincia Pietro Fontanini e riguarda la realtà che, in via Gervasutta, accoglie una ventina di pazienti con gravi disabilità psicomotorie e, all’attività residenziale, affianca anche un centro diurno. Una realtà inaugurata nel gennaio 2011 e fortemente voluta dal Comitato provinciale di Udine di coordinamento delle associazioni delle persone con disabilità e delle loro famiglie di cui è referente Ernestina Tam. L’assistenza viene gestita dall’Azienda  Universitaria integrata di Udine (tramite varie cooperative) a fronte di un contratto di comodato d’uso stipulato con l’amministrazione provinciale proprietaria dell’edificio.

L’immobile rientra, quindi, nei beni patrimoniali della Provincia di Udine che dovranno essere trasferiti in virtù della cessazione del mandato amministrativo dell’Ente. Fa parte, infatti, della “partita” che riguarda, nella città di Udine, anche palazzo Belgrado, il complesso di via Prefettura, palazzo Cappellani-Snaidero (l’alloggio del prefetto), l’ex Cism. “Se la norma regionale, che riguarda le proprietà della Provincia di Udine sarà fatta seguendo l’impostazione di quelle scritte per Pordenone, Gorizia e Trieste, tutti gli immobili passeranno alla Regione” rileva il presidente Fontanini ponendo anche il rischio, per il caso de  “Il Vecjo Rôl” che venga snaturato l’obiettivo iniziale del progetto ovvero quello di dare assistenza a pazienti con gravi disabilità afferenti al nostro territorio. “Se il centro viene inserito nel mare magnum delle strutture dell’assistenza è possibile che l’intento per il quale è stato realizzato non venga mantenuto e diventi semplicemente una realtà standard alla pari delle altre” aggiunge Fontanini ricordando il caso del passaggio di “Villa Carinzia” dalla Provincia di Pordenone alla Regione. “Questi immobili sono dei friulani e a loro devono rimanere; la Regione non ha nulla a che fare con queste proprietà” continua Fontanini nel rinnovare l’appello al sindaco Honsell a fare fronte comune per salvaguardare la storia e l’identità del Friuli legata ai palazzi storici e a tutte le proprietà immobiliari. “Il primo cittadino e il Consiglio comunale si erano espressi a favore del trasferimento dei beni dalla Provincia al Comune di Udine – ricorda Fontanini –, posizione auspicata anche dal Consiglio provinciale mediante un odg approvato all’unanimità. Poi su questa vicenda, da parte dell’amministrazione comunale, è sceso il silenzio. In attesa della norma, riformulo l’invito a palazzo D’Aronco a condividere questa istanza difronte alla Regione”.

Per quanto riguarda il futuro del patrimonio della Provincia, l’Ente ha indetto un avviso d’asta pubblica per la vendita di tre alloggi a Udine (gli appartamenti di via Larga, via Malborghetto e viale XXIII Marzo) e per un ufficio a Gemona (Via Santa Lucia). Vi sono, invece, trattative in corso per il trasferimento della caserma dei Vigili del Fuoco di Tolmezzo al Ministero dell’Interno; strada già delineata invece per la casetta trecentesca che la Provincia di Udine intende trasferire all’Università con l’impegno di affidarla alla Societât Sientifiche e Tecnologjiche Furlane affinché diventi sede di questa associazione e sia intitolata al suo fondatore, il prof. Marzio Strassoldo.

06.11.2017-Foto 2-2

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