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Nuovo ospedale di Udine: 5 indagati per irregolarità negli appalti

Nel mirino della Procura della Repubblica di Udine due funzionari dell'azienda ospedaliera e tre imprenditori. Secondo le ipotesi di reato le aggiudicazioni dei lavori sarebbero state pilotate

Due funzionari dell'Azienda ospedaliera "Santa maria della Misericordia" di Udine e tre imprenditori sono indagati dalla Procura della Repubblica del capoluogo friulano per presunte irregolarità in alcune gare d'appalto, del valore di oltre 400.000 euro, indette per l'allestimento del data center del nuovo ospedale e per la manutenzione di quello esistente.

L’ipotesi di reato parla di “più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, agendo in concorso tra loro, mediante collusioni, accordi clandestini ed utilizzando mezzi fraudolenti, turbando così la regolarità delle gare affinché la complessiva fornitura ed installazione del nuovo data center e la manutenzione di quello esistente, clandestinamente pilotate, fossero aggiudicate alle ditte coinvolte”. 

Ad uno degli indagati è stato altresì contestato il reato di “falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico per avere, in qualità di legale rappresentante, ed al fine di aggiudicarsi la gara in questione, attestato falsamente il possesso dei requisiti necessari a parteciparvi”. 

Durante le indagini - condotte dai Nas di Udine, comandati dal capitano Pisapia tra giugno 2013 e agosto 2014 - sono state eseguite diverse perquisizioni anche con sequestri di materiale informatico, dalla cui analisi è emerso che in uno dei p.c. sequestrati ad un dei soggetti privati coinvolti era presente, già mesi prima che fosse indetta la gara, il capitolato d’appalto che poi si sarebbe aggiudicato.

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