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Cronaca Centro / Piazza della Libertà

Negozi aperti anche per il 25 aprile: la rabbia dei sindacati

I supermercati continuano la loro battaglia alla legge regionale. Senza il parere della Consulta l'apertura delle grandi catene non si fermerà nemmeno durante La Festa del lavoro

Diversi negozi anche oggi hanno sfidato l'obbligo di chiusura imposto dalla legge regionale. Se al più presto non arriverà il responso della Corte Costituzionale, la minaccia delle multe salate non fermerà l'apertura delle grandi catene nemmeno in occasione del Primo Maggio, festa dei lavoratori.

Se il Tribunale di Udine, respingendo il suo ricorso, ha imposto l'obbligo di chiusura all'Outlet di Palmanova, diversi sono i supermercati e i negozi della provincia di udine che anche oggi, Festa della Liberazione, hanno comunque alzato le serrande, in barba alla norma regionale. Ad aprire con orario continuato, ad esempio, il Bennet del Pradamano Shopping Center, l'Iper del Città Fiera, il Carrefour di Tavagnacco, alcuni Despar e il punto Panorama di viale Palmanova (in molti casi ripetendo le scelte fatte già per Pasquetta). Diverse le multe notificate nelle precedenti festività e le contestazioni alle sanzioni, ma nuovi verbali sono già in fase di elaborazione, ci ha assicurato Enrico Mossenta, sindaco di Pradamano. 

Uniti, i tre segretari provinciali di categoria (Filcams Cgil, Uiltucs Uil e Fisascat Cisl), oggi presenti al corteo di Udine per i festeggiamenti del 72° anniversario della Liberazione, hanno invitato i negozianti e la Grande distribuzione organizzata al rispetto delle regole e, contestualmente, a sanzionare, come previsto dalla legge, gli eventuali trasgressori. Hanno inoltre ribadito che non vige nessun obbligo per i dipendenti a lavorare durante i giorni festivi senza la propria volontà. 

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