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bar di quartiere / Centro / Via Castellana, 39

Tre giovani e intraprendenti fanno rivivere il bar di quartiere

Kristian e Jurgen hanno fatto società e riaperto il vecchio Destinazione Paradiso, di via Castellana, dove al mattino lavora anche Klaudio. Hanno 31, 28 e 25 anni: sono nati in Albania e cresciuti in Italia coltivando il loro sogno

A chi dice che i giovani d'oggi han poca voglia di fare bisogna ricordare che non si dovrebbe mai fare di tutta un'erba un fascio, mai. In via Castellana a Udine, al civico 39, c'è un bell'esempio di impegno e forza di volontà di tre giovani uomini che, venendo da un mondo completamente diverso e facendo gran parte del lavoro da soli, hanno rilevato il bar di quartiere per ridargli vita. Loro sono Kristian Maklaj, Jurgen Marku e Klaudio Maklaj e hanno rispettivamente 31, 28 e 25 anni: i primi due sono i soci titolari, mentre il terzo, che farà servizio al mattino, è fratello di Kristian. I tre sono tutti nati in Albania, arrivati in Italia con le rispettive famiglie in quei difficili anni '90, quando questo lato dell'Adriatico sembrava poco meno che il paradiso. E qui hanno studiato, si sono formati e hanno iniziato a sognare il loro futuro, quello che oggi li ha portati a riaprire un bar che per anni è stato punto di riferimento della via che porta verso il centro di Udine.

«Abbiamo lavorato per tre mesi, non ci siamo presi una pausa durante l'estate per lavorare, ogni giorno, e poter aprire al più presto». Jurgen ha nella voce la fierezza di chi si sente nobilitato dal lavoro svolto e quando parliamo con lui ci chiede se il locale, così com'è oggi, ci piace. E il locale è irriconoscibile, per chi lo ha frequentato prima che la pandemia gli chiudesse momentaneamente le porte e che la morte del precedente gestore, il signor Fabio da tutti in zona conosciuto, le serrasse per sempre. Prima si chiamava Destinazione Paradiso ed era un tipico bar di quartiere in stile anni '90, con un arredamento che, in effetti, da quegli anni non veniva rinnovato. Ora è un locale moderno, con degli interni dedicati alle fantasie tropicali, grandi foglie verdi stampate sulle pareti ma anche piante al soffitto e sui muri, arricchiti da geometrie tridimensionali. «Se ci fossimo fermati alla burocrazia o alla fatica della ristrutturazione, non avremmo mai aperto», continua Jurgen. Invece i tre, con l'aiuto di amici e parenti, hanno lavorato sodo per mesi fino alla realizzazione del loro sogno, aprendo così il Bar Castellana.

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Tutti e tre, oltretutto, vengono da altri mondi, pur coltivando da sempre la passione per il lavoro nei locali. Kristian si occupa di consegne, Jurgen aveva aperto un negozio di abbigliamento in Albania, dopo aver girato l'Italia e l'Europa, e Klaudio, il dipendente, ha lavorato in un negozio di scarpe ma anche in un locale a Londra, dove è stato anche modello, e in un ristorante in Germania. L'intraprendenza, dunque, di sicuro non difetta a nessuno dei tre.

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Per il momento il bar è aperto dalle sette del mattino fino alle 20, con una certa elasticità in chiusura a seconda delle esigenze della clientela. Al mattino Klaudio fa caffetteria, almeno fino a ora di pranzo: poi stacca per mettersi a studiare, visto che vuole prima diplomarsi e poi laurearsi. A ora di pranzo arriva Jurgen e nel pomeriggio Kristian. «Se non fossimo così legati sarebbe stato tutto molto più difficile, invece abbiamo fatto un grande lavoro di squadra capendo che il nostro motto era "uno per tutti e tutti per uno"». E così facendo la via che lambisce il centro storico della città ha ritrovato il suo punto di riferimento, accogliendo i tre con grande entusiasmo. «Non solo adesso c'è un bel via vai di residenti e commercianti che sono tornati volentieri a frequentare questo bar e a scambiare quattro chiacchiere con noi, ma anche durante i mesi dei lavori abbiamo avuto sempre parole di incoraggiamento. Si vedeva che erano tutti contenti che il locale riprendesse vita», conclude Klaudio. 

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A breve, inoltre, il locale potrà allargarsi all'esterno con una pedana dove troveranno posto alcuni tavolini per permettere agli avventori di godersi anche un aperitivo all'aperto. «Ora andiamo forte come caffetteria e nelle pause pranzo, per chi lavora in zona e ha poco tempo per mangiare. Ma tra un po' saremo pronti anche per aperitivi lunghi, abbinando anche alcuni eventi e serate a tema», conclude Klaudio. I tre, infatti, hanno già allacciato rapporti con altri esercenti per unire le forze e si parla già, ad esempio, di aperitivi accompagnati dal sushi ma non solo. Spritz e vini friulani saranno sempre protagonisti. 

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