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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

«La ripartenza non dipende più dal permesso del Governo, ma dal mercato»

Il commento della presidente di Confindustria, Anna Mareschi Danieli, sull'avvio della cosiddetta Fase due

“Oggi, 4 maggio, è considerato l’inizio della Fase 2. Data simbolica, perché il lockdown produttivo, di fatto, era già finito. Purtroppo, la ripartenza non dipende più dal permesso del Governo, bensì dal ‘permesso’ del mercato. Le imprese hanno voglia e bisogno di normalità, che dovrà essere garantita dal Governo, almeno economicamente, e di interventi efficaci”. E’ questo il commento di Anna Mareschi Danieli, presidente di Confindustria Udine, nella giornata che sancisce ufficialmente l’avvio della cosiddetta Fase 2.

Ripartenza in sicurezza

“La sicurezza delle persone davanti a tutto, come sempre – sottolinea la presidente -, ma con ancora più decisione. Da questo punto di vista, per supportare soprattutto le micro imprese e le PMI, sarà più che utile l’accordo quadro sottoscritto da Confindustria Udine con le rappresentanze sindacali, che ha portato alla creazione del Comitato paritetico territoriale per il contrasto al Covid-19. L’obiettivo è quello di tutelare i lavoratori e, con loro, le imprese. Perché la buona fede e la buona volontà fanno parte di noi, ma il momento che stiamo vivendo è nuovo, diverso, e come tale va affrontato. Quindi, proprio per questo motivo, ci è sembrato necessario creare un organismo di supporto per le imprese meno strutturate, al fine di divulgare le buone prassi in ottica di contenimento del contagio all’interno degli ambienti di lavoro”.

Senso civico

“Speriamo – aggiunge la presidente dell’associazione degli industriali della provincia di Udine - che anche fuori dalle aziende si riesca a garantire lo stesso livello di sicurezza e confidiamo in quel senso civico che i friulani hanno già dimostrato in questi due mesi”.

Tornare alla normalità

“Insomma – conclude Anna Mareschi Danieli -, abbiamo un obiettivo comune, che è quello di tornare piano piano alla nostra normalità, riposizionando le imprese al loro posto all’interno del mercato. Non sarà una passeggiata, ma ce l’abbiamo fatta in passato e ce la faremo di nuovo. Spero, almeno questa volta, non da soli e con le sole nostre forze. Noi garantiamo il contenimento del contagio all’interno delle nostre imprese, che il Governo si assuma le sue responsabilità a monte e a valle delle stesse”.

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