FOTONOTIZIA Oltre 130 persone al presidio contro i maltrattamenti di animali
Sit-in questo pomeriggio in piazzale XXVI Luglio per sensibilizzare la cittadinanza in merito agli atti di violenza e ai maltrattamenti ai danni degli animali. Presente anche il proprietario del cane ferito a Santo Stefano con una fiocina
“La civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali”, questa una delle tanti frasi che apparivano fra i cartelli e gli striscioni degli animalisti radunatisi questo pomeriggio alle 17.30 in piazzale XXVI Luglio a Udine.
Al cartello con il celebre aforisma di Mahatma Gandhi ne seguivano molti altri, il più grande riportava una frase simile ma più concisa: "Rispettare gli animali significa civiltà". Questo il senso del presidio silenzioso e pacifico organizzato dalla sede di Udine di Animalisti Italiani Onlus: sensibilizzare la cittadinanza in merito agli atti di violenza e ai maltrattamenti ai danni degli animali. Atti, peraltro, spesso non denunciati o sottaciuti, contrariamente a quanto invece prescrive l'articolo 544-ter del Codice Penale. Al raduno hanno partecipato un centinaio di persone provenienti anche dalla Bassa Friulana o dalla Carnia. Fra questi, a titolo personale, anche un ex questore e la Lav, Lega antivivisezione di Udine.
Durante il sit-in si è parlato, ovviamente, dei due recenti casi che hanno visti per protagonisti gli amici a 4 zampe e che hanno sconvolto e coinvolto l'hinterland udinese: il primo, accorso il 26 dicembre 2014, quando un udinese ha sparato una fiocina contro un pastore maremmano di un vicino di casa (presente oggi al ritrovo); il secondo riguardante il sequestro di cani e gatti avvenuto in un allevamento di Remanzacco il 31 dicembre e riportato dalla stampa solo ieri.