Il futuro di Buttrio è green grazie alla sottoscrizione del Paes

Lavorare per un futuro migliore, per un ambiente più sano. Con questo intento l’amministrazione comunale di Buttrio ha deciso di aderire al Paes, Piano d’azione per l’energia sostenibile, avviato ormai già nel lontano 2011. Sette anni in cui la città di Buttrio ha raggiunto risultati lusinghieri per quanto concerne una visione del mondo green. 

Il percorso

"Nel 2015 in consiglio comunale - spiega Paolo Clemente, vicesindaco di Buttrio -  abbiamo approvato all'unanimità la volontà di aderire al patto dei sindaci, convenzione europea che impegna gli enti sottoscrittori a ridurre entro il 2020 le sostanze inquinanti del 20 %, come l'immissione di sostanze inquinanti, di anidride carbonica e di incrementare l'utilizzo di energia rinnovabile". Aderendo al piano, il consiglio comunale ha impegnato l'amministrazione ad erigere nel corso dei due anni successivi uno studio, una fotografia degli usi e costumi attuali, elementi importanti soprattutto per la pianificazione del Paes.

Le abitudini

"Siamo stati in grado di fare una sintesi dei consumi, divisi per settore, un inventario basato su un anno campione, il 2011, anno in cui sono cominciate una serie di interventi per incrementare il risparmio energico con l'installazione degli impianti fotovoltaici su gran parte degli edifici pubblici, con la sostituzione dei lampioni tradizionali con quelli a led ed infine la sostituzione della caldaie. Questi dati sono stati confrontati con il 2015 - preso come step intermedio e di verifica del percorso fin qui fatto - dove Buttrio ha già superato gli obiettivi del piano dei sindaci registrando il  - 20 % in tutte e tre le categorie". 

Il futuro

Nonostante i risultati raggiunti l'amministrazione vuole andare oltre, mettendo in campo anche altri interventi. "Cercheremo di proseguire il percorso fin qui intrapreso investendo su nuovi sistemi di efficenza energetica con l'intento di dare l'esempio e nuovi stimoli ai privati, dove comunque si registrano delle grosse riduzioni di anidride carbonica dovuta soprattutto allo svecchiamento del parco macchine, con l'ambizioso obiettivo di superare quota - 40%. Traguardo che contiamo di riuscire a superare con l'introduzione di nuovi indirizzi a livello di regolamento edilizio per incentivare la cittadinanza ad utilizzare sistemi costruttivi più efficienti.”