Udine: affittava un alloggio vacanze abusivo, nei guai una quarantenne

Nei guai una donna russa di quarant'anni per aver trasformato un alloggio privato di Udine in un bed and breakfast, Una proposta ricettiva promossa anche sul portale AirBnB. La donna ha ricevuto una sanzione da 1666,66 euro perché non ha mai presentato agli uffici comunali la Segnalazione certificata di inizio attività (Scia), necessaria per l'inizio dell'attività. 

I fatti

Gli accertamenti sono stati condotti dall’ufficio Polizia amministrativa e commerciale della Polizia locale di Udine. Dopo diversi sopralluoghi, è emerso che la camera era prenotabile tramite il portale AirBnB con numerose recensioni. I pagamenti potevano avvenire attraverso PayPal. La quarantenne è stata quindi sanzionata per violazione alle legge regionale sul turismo. Ma la faccenda ha anche risvolti penali perché risulta che la donna non abbia mai comunicato i nominativi degli ospiti della struttura in Questura, come richiesto dalle normative. In più, gli organi competenti valuteranno, inoltre, le questioni fiscali legate alla condotta della titolare. Alessandro Ciani, assessore alla sicurezza, commenta così: “Un plauso alla Polizia locale per questa operazione. La nostra amministrazione condanna ogni forma di abusivismo. In un momento estremamente delicato anche per le strutture ricettive è inaccettabile che cittadini privati si inventino bizzarre forme di dumping che infrangono le regole, danneggiano gli operatori e, aspetto non secondario, non tutelano adeguatamente i fruitori del servizio. Ricordo a tutti che rivolgersi ai professionisti del turismo significa, in prima battuta, mettersi al riparo da truffe o altri problemi. I controlli, a tutela in primis di chi rispetta le regole e paga correttamente le tasse, proseguiranno anche in futuro”.